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Se dobbiamo spellare numerose estremità di conduttori isolati, non conviene affidarci alle forbici da elettricista, ma alla pinza spellafili che esegue questo compito con rapidità e precisione.
La pinza spellafili ha le estremità delle due ganasce dotate di una dentatura affilata; serrando le impugnature le ganasce si stringono e incidono il rivestimento isolante mentre, scorrendo all’indietro, asportano il pezzetto di guaina, lasciando libero e scoperto il conduttore interno. La finitura dei conduttori con capicorda può essere eseguita con un altro attrezzo che è in grado di serrare fortemente tali elementi sulla parte nuda del conduttore.
E’ utile sapere che, è bene procurarsi:
- pinza spellafili
- tronchesino
- cutter
- capicorda
Come utilizzare la pinza spellafili
- Se i conduttori da spellare sono all’interno di una guaina che li contiene, dobbiamo inizialmente portarli allo scoperto, incidendo con cautela la guaina con un cutter, e asportarne alcuni centimetri.
- Inseriamo il conduttore da spellare tra le ganasce della pinza spellafili facendolo arrivare a battuta. Stringiamo le impugnature per tagliare la guaina isolante e asportarla, liberando il conduttore.
- La forza di incisione può essere regolata, in modo da tagliare solo lo spezzone di guaina che viene poi “tirato” dalle lamelle. I conduttori vanno successivamente attorcigliati con le dita.
Che cosa sono i capicorda?
I capicorda (capocorda) sono elementi metallici di varia foggia che permettono di collegare un cavo ad apparecchiature diverse, su cui sono presenti opportuni elementi in cui i capicorda si incastrano o si bloccano per avvitatura, con ottimo contatto, stabilità nel tempo e possibilità di rapido scollegamento.
La pinza per capicorda
- La pinza per capicorda permette anche di sguainare i cavi grazie a una serie di incavi, presenti nella parte interna delle impugnature, che riportano il diametro del cavo da spellare.
- Nella parte anteriore della pinza sono presenti due sottili ganasce taglienti che ci consentono di tranciare i conduttori per adeguarli all’inserimento nei diversi tipi di capicorda metallici.
- Le parti interne delle ganasce sono sagomate in modo da poter afferrare e stringere i capicorda deformandoli quanto basta per bloccare saldamente al loro interno i conduttori.
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