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Piccola costruzione di due utensili fai da te che racchiude alcune insidie: la modalità di giunzione dei pezzi, per esempio, se non si possiede una saldatrice, ma anche le questioni estetiche come le simmetrie e le piegature tutte uguali
I più comuni attrezzi che si usano per invasare e per mettere a dimora le piantine nelle aiuole sono spesso di qualità molto scadente e diventano inservibili in breve tempo. Decidiamo, quindi, di realizzare due utensili fai da te, quelli che si usano più frequentemente, usando un materiale che assicuri robustezza e durata nel tempo: l’acciaio inox.
Gli utensili fai da te in questione sono una palettina e un rastrellino per sarchiare; per realizzarli ci servono soltanto un pezzo di tubo di diametro 20 mm, spessore 2 mm, una bacchetta (tondino) da 6 mm di diametro e un pezzo di lamiera da 2 mm di spessore. Il tubo serve per fare le impugnature dei due attrezzi; la lamiera per fare la pala e il tondino per fare i rebbi del rastrellino.
Il progetto di questi utensili fai da te non presenta difficoltà evidenti, ma non è scontato che alla fine si ottenga un buon risultato estetico. Questo è uno di quei casi di realizzazione considerata “banale”, per la quale non è prevista gloria, ma la critica sì: chiunque, noi stessi per primi, può notare, se presenti, i difetti di finitura, l’asimmetria della pala, le pieghe non coerenti dei tre rebbi del rastrellino ecc. Un modo, in vero molto rigido, per essere imparziali nel giudicare il proprio lavoro è quello di domandarsi a quale prezzo acquisteremmo l’oggetto, se lo trovassimo sugli scaffali di un centro brico.
A parte queste forzature, che hanno un senso solo per il rapporto banalità/difficoltà del progetto, come oggettivo impedimento va detto che per fare un lavoro veramente definitivo bisognerebbe possedere una saldatrice a filo continuo e avere dimestichezza con la saldatura dell’acciaio inox, che non è proprio cosa di tutti. Ovviamente si può provedere alla giunzione dei pezzi di questi utensili fai da te in modo alternativo, ma in questo caso le difficoltà aumentano. Non sono difficoltà oggettive; si tratta di giunzioni tecnicamente semplici, ma va considerata la forte leva che si attua con il manico sia sulla pala sia sui rebbi del rastrellino, cosa che, col tempo, riesce a rendere vani molti degli stratagemmi più comuni di unione dei pezzi.
Al termine dell’articolo forniamo una soluzione alternativa alla saldatura, che nelle prove fatte ha dato risultati molto confortanti: l’utilizzo di un adesivo bicomponente. Consigliamo a chi voglia cimentarsi seguendo questa strada, di procurarsi uno dei nuovi adesivi di questo genere, che abbia anche caratteristica di riempitivo. Non è necessario che sia trasparente, anche se esteticamente non guasta.