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Alla scoperta di come realizzare un bellissimo set da barba fai da te utilizzando il tornio
Un set da barba fai da te? Bhé c’è dietro una storia ovviamente. Arrivati a una certa età, sono molti quelli che si ritengono insoddisfatti e vorrebbero trovare il coraggio di cambiare vita. il nostro lettore Roberto Barboni è uno che sembra esserci riuscito: a 45 anni, in parte a causa della crisi, ha gradualmente abbandonato il suo impiego nel settore della sicurezza per trasformarsi in un artigiano del legno specializzato nella tornitura. La sua formazione in questo campo è da autodidatta: fino a qualche anno fa dedicava alla tornitura del legno il tempo libero, poi poco a poco è passato da un piccolo tornio a macchine sempre più importanti, fino al mastodontico tornio JWL 4224-B che lui stesso definisce “un’impressionante macchina che permette di creare oggetti di grandi dimensioni”. Oggi ha un vero e proprio “atelier” a Cavigliano, nel Canton Ticino, che si chiama “La Vecchia Torneria”, dove opera e tiene corsi: gli oggetti che produce, acquistabili anche on line, spaziano dalle penne biro o stilografiche ai macinapepe, dai set da barba fai da te all’oggettistica ornamentale, oltre a ciotole, portagioie, tappi e cavatappi. Una produzione in continua crescita, dove ogni pezzo è unico e personalizzabile. Il legno che utilizza proviene per lo più dai boschi dei dintorni, con una particolare predilezione per il castagno, tipico della zona; ma naturalmente ricorre anche a legni esotici come ebano e radica di eucalipto per i risultati di maggior pregio. È lo stesso legno che, di volta in volta, mentre osserva le sue venature, gli suggerisce l’oggetto che ne può scaturire con la tornitura, tenendo presente che il materiale, una volta tolto… è tolto!
Predisporre i blocchetti per il set da barba fai da te
- Per realizzare il set occorrono: un blocco di pelo di tasso per il pennello, le parti cromate per il completamento di rasoio e pennello, i relativi blocchetti di legno da tornire.
- I blocchetti di legno vanno calibrati a misura dello spezzone di tubo in ottone che attraverserà l’interno di pennello e rasoio, lasciando un’abbondanza di circa 1 mm alle estremità.
- Si tagliano a misura i due pezzi di legno con una sega a nastro o altro strumento da taglio, elettrico o manuale.
- Tracciando le diagonali sulla base si individua il centro (ecco una guida per trovare il centro esatto utilizzando il cercacentri per tornio)
- Posto il pezzo sul trapano a colonna si pratica il foro passante nel punto segnato, di diametro pari a quello esterno del tubetto: in questo caso corrisponde a 7 mm.
- L’anima di ottone deve entrare con precisione all’interno del foro; sul profilo esterno si stende un filo di colla cianoacrilica o bicomponente, poi ci si aiuta nell’inserimento battendo su un pezzo di legno di scarto per non ammaccare il tubetto.
- Il blocchetto di legno va pareggiato a filo dell’estremità del tubo: per operazioni del genere esistono appositi rasatori.
- Per la tornitura occorre un mandrino che viene utilizzato anche per la tornitura delle penne, con speciali boccole che indicano i diametri dei particolari cromati.
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Il tornio JWL 4224-b
Ha diametro tornibile sopra bancale di 610 mm e su portautensili di 490 mm, motore monofase da 3500 W ed è montato su basamento in ghisa; mandrino con due cuscinetti a sfera di grandi dimensioni e protezione retrattile, velocità variabile con lettura diretta su display digitale, coppia massima anche alle basse velocità, arresto sicuro con freno elettronico sulla frequenza, distanza tra le punte 1065 mm, corsa contropunta 115 mm, filetto mandrino M33x3,5, foro passante testa 15,8 mm, foro passante nella contropunta 9,5 mm. La dotazione standard include supporto utensile 355 mm, platorello Ø 76 mm, trascinatore, protezione mandrino retrattile e morsa a vuoto. Misura 1730x690x800 mm, pesa 430 kg e costa circa 8.300 euro. [/box]
Tornire i manici del set da barba
- L’asta del mandrino va regolata in modo che la vite terminale blocchi entrambi i pezzi da tornire.
- Un’ottima affilatura delle sgorbie è indispensabile: qui viene affilata una sgorbia a profilare, ma vengono utilizzati anche uno scalpello obliquo e una sgorbia da sgrosso, che si vede in azione nella foto grande, dove si sta eseguendo la prima fase di sgrossatura e l’ulteriore rasatura delle facce in cui sono inserite le boccole (la pareggiatura è facilitata dall’inversione delle boccole, che poi vengono rivoltate sul lato largo).
- Questa fase illustra la tornitura del corpo del pennello, al quale si dà la forma più consona.
- Ecco il dettaglio della boccola: il legno deve risultare a filo in modo che, quando si dovranno montare le parti cromate, non vi siano antiestetici e fastidiosi scalini tra legno e metallo.
Levigare e lucidare
- Terminata l’opera delle sgorbie, i pezzi vanno levigati passando gradualmente da un abrasivo a grana 240 fino a grana 800.
- Per la finitura si utilizza una pasta con funzione turapori e lucidante; se ne applica un leggero strato a tornio fermo.
- Si accende il tornio e, utilizzando carta tipo rotolo da cucina, si fa penetrare il prodotto; il calore che si sviluppa per attrito durante la rotazione è essenziale per ammorbidire la pasta.
- La fase successiva è quella della ceratura: si versa qualche goccia su un pezzo della stessa carta e si applica sul legno con il tornio in funzione.
- Ecco come si presentano i pezzi finiti, ancora montati sul mandrino per penne.
- Sul manico del rasoio e sul pennello le finiture cromate vanno inserite a pressione: si possono utilizzare il trapano a colonna
- …o il tornio montando alloggiamenti autocostruiti.
- Nella sede del pezzo cromato in cui va inserito il blocco in pelo di tasso si stende qualche goccia di colla cianoacrilica.
- Con l’inserimento del blocco di pelo la presa della colla è pressoché immediata.