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Realizzare pilastrini in cemento fai da te è un’ottima soluzione per costruire arredi da giardino resistenti, versatili e di lunga durata
Massicci e ben piantati, eppure suscettibili di spostamenti e versatili nell’uso, gli arredi da giardino con pilastrini portanti di calcestruzzo e piani di legno sono eleganti, comodi e al tempo stesso duraturi. Non servono abilità da muratori, piuttosto un po’ di dimestichezza con la falegnameria; pochi e di ampia diffusione gli strumenti necessari per la realizzazione.
Questa costruzione, nello specifico, ha come punto nodale la realizzazione di pilastrini in calcestruzzo; il materiale di cui sono fatti, la forma e il peso fa sì che risultino validissimi come sostegni per le più disparate cose da collocare in esterni: tavoli di varia fattezza e utilizzo, panche, arredo del verde, balaustre, recinzioni ecc.
Qui sotto mostriamo solo alcuni esempi di utilizzo dei pilastrini in calcestruzzo, accompagnati, nel caso dei tavoli e delle panche, da piani d’appoggio in legno, di cui diamo un rapido resoconto delle modalità costruttive.



Non muratori, ma falegnami sì
Pur concentrando l’attenzione sul lavoro da muratori (assolutamente semplice), ciò che serve maggiormente a chi desidera approcciare questa costruzione, sono i rudimenti di falegnameria. Infatti, per costruire i pilastri occorre prima di tutto preparare una cassaforma con tavolette di legno e pezzi sagomati o tagliati fuori squadra; il resto è solo questione di mescolare con acqua un po’ di calcestruzzo pronto, versarcelo dentro e, a tempo debito, smontare la cassaforma.
Un trik per evitare sorprese
Diciamo subito che bisogna fare tutto il possibile per agevolare il distacco del cemento dal legno della cassaforma, una volta essiccato. Pertanto, le tavole per costruirla devono essere tagliate perfettamente, con bordi regolari e superfici a contatto con la malta lisce (piallate).
Tanta accuratezza è necessaria in quanto la malta riempie tutti gli spazi, anche quelli minimi, quindi anche la semplice rugosità impedisce al blocco monolitico di scorrere per essere estratto dalla cassaforma. Nel caso in questione, inoltre, bisogna preservare la cassaforma per i successivi utilizzi (il tavolo e le panche hanno almeno due sostegni ognuno), quindi è necessario farla in modo che sia smontabile con viti e divisibile in due parti.
Tutte le parti dei pilastrini che risultano incavate nella cassaforma sono costituite da listelli: per uscire dalle loro precise sedi senza sbeccare gli spigoli questi servono avere profili trapezoidali.
Finiture diverse ma… uguali
Anche la costruzione dei piani del tavolo e delle panche non presenta difficoltà di sorta; tuttavia, essendo in legno, per la finitura non si può usare lo stesso prodotto che si dà sui pilastrini, ma prodotti decisamente diversi (pittura per i pilastri e smalto da esterni per i piani), pur correndo il rischio di ottenere due tinte non perfettamente identiche.
Progetto pilastrini fai da te



G1 e G2 – pezzi parete corta
H – fianco interno
J – tavolette di chiusura cassaforma
K – listelli trapezoidali
L – traverse di posizionamento listelli
M – listelli di sagomatura
N – tavolette sagomate
O – fondo della cassaforma
P – cerniera
Procedura per i pilastrini in cemento





I piani d’appoggio in legno
Il piano del tavolo e i sedili delle panche seguono lo stesso schema costruttivo; tutti sono realizzati con tavole di abete massello di varia sezione. Dopo i vari tagli per dimensionare le tavole e dopo aver sagomato i pezzi C (che sono uguali nel tavolo e nelle panche), il montaggio inizia con il fissaggio di questi ultimi alle traverse, mediante tre viti laterali.
Per farlo in modo preciso, tiriamo righe a metà di ogni traversa D ed E, sulla faccia superiore (notare che le traverse hanno il bordo bisellato alle estremità) e lo stesso facciamo su facce e bordi del pezzo C. A questo punto posizioniamo il longherone B tra i pezzi C (fra i quali deve entrare di misura), usando sempre le tracciature come riferimento, e fissiamo anche questo, con due viti per parte.

Giriamo momentaneamente il tutto per applicare viti di fissaggio fra traverse e longherone, messe da sopra, dopo aver piazzato anche la terza traversa, quella centrale. Ora disponiamo sul bancone le assi (4 nel caso di ogni panca e 8 per il piano del tavolo), le distanziamo fra loro di 5 mm con spessori tutti uguali, così restano parallele, e vi posizioniamo ben centrata la struttura montata precedentemente, fissandola con una serie di viti applicate fra traverse e assi.
Cosa occorre per un tavolo e due panche
Tavolette sezione 30x90mm:
- 16 pezzi A di lunghezza 1600 mm;
- 3 longheroni B per di lunghezza 1134 mm.
- Tavolette sezione 21×115 mm:
- 6 pezzi sagomati C lunghi 340 mm.
Tavolette sezione 21×91 mm:
- 3 traverse D lunghe 700 mm;
- 6 traverse E lunghe 320 mm.
Viti a testa svasata parzialmente filettate:
- di misura 4×40 mm per fissare le traverse
- (D ed E) alle assi dei piani (A) e ai longheroni (B);
- di misura 5×60 mm per fissare i pezzi sagomati C alle traverse e ai longheroni.
- 12 viti a testa piana 8×60 mm con rondella.
- 12 tasselli a espansione Ø 10 mm.
Fondo e smalto per legno.

Prima della finitura, dobbiamo predisporre nei pezzi sagomati C i fori di diametro sufficiente (Ø 9 mm) per il libero passaggio delle viti dei tasselli.
Il montaggio dei piani sui relativi pilastrini lo predisponiamo mettendo questi ultimi ben allineati, su una superficie piana e regolare, e posizionandovi sopra i piani di legno.
Con la matita segniamo sulla faccia interna dei pilastrini i punti in cui fare i fori Ø 10 mm per inserire i tasselli a espansione.