Un motore di lavatrice recuperato, due rulli per nastri trasportatori, spezzoni di lamiera e di profilato bastano per costruire una levigatrice a nastro fai da te dalle prestazioni industriali
Come costruire una levigatrice a nastro?
Un paio di rulli per nastro trasportatore e un motore di lavatrice recuperato sono il punto di partenza per realizzare un’ottima levigatrice a nastro autocostruita da montare sul banco. Si prepara una culla rettangolare di tubo quadro, lunga a piacere e larga quanto la misura dei rulli con i loro supporti a cuscinetto; ad un’estremità della culla si salda un pezzo di robusta lamiera grande quanto occorre per imbullonarvi sopra uno dei due rulli al cui asse, prolungato, calettiamo la puleggia di trascinamento, a sua volta collegata col motore con una cinghia trapezoidale.
Sempre col tubo quadro si prepara un’altra culla, più piccola, che entri di misura fra i lati lunghi della prima e, dopo avervi saldato sopra un pezzo di lamiera, vi si fissa l’altro rullo. Questa culla deve scorrere, agevolmente ma senza gioco, fra i lati della prima alla quale è collegata con un’asta filettata che, attraversato uno dei lati corti, si avvita in un bullone saldato al corrispondente lato del carrello.
Il piano di scorrimento della levigatrice a nastro autocostruita
Per finire il lavoro basta inserire al centro della cornice maggiore un piano di scorrimento per il nastro abrasivo, costituito da un paio di supporti a “L” saldati alle traverse della culla, sormontati da legno, a misura, meglio se in truciolare nobilitato che assicura una maggiore scorrevolezza al nastro. Due testate in lamiera o compensato o masonite, che possano essere facilmente smontate hanno funzione sia di protezione sia di raccolta della segatura.
In questa levigatrice a nastro la polvere generata (e nella levigatura è veramente tanta!) viene aspirata da un sistema di tubi idraulici in PVC collegato ad un aspiratore; soluzione questa adottabile solo nel caso in cui la macchina sia montata su un suo specifico sostegno. Puleggia e motore vanno protetti con un carter dal grosso della segatura.
Cosa serve per realizzare una levigatrice a nastro autocostruita
- Tubo quadro (1 da 30x20x1500 mm, 1 da 25x 10×460 mm);
- 2 piastre ferro 5x70x220 mm;
- 1 puleggia Ø 40 mm gola a V;
- 1 cinghia trapezoidale;
- 1 tenditore a vite;
- 1 tavolino di recupero a misura;
- tubo gas (2 pezzi da 3/4” 120 mm; 2 da 1/2” 180 mm);
- 1 motore lavatrice completo;
- 2 rulli per nastro trasportatore completi di cuscinetti e supporti 80×100 mm;
- truciolare nobilitato da 18x130x500 mm
- 1 carter in lamiera;
- rivetti; tubi e raccordi PVC Ø 30 mm;
- viti; bulloni; dadi; cerniere;
- 1 manopola; nastro abrasivo;
- interruttore bipolare; cavo 3×0,75; spina
Il progetto
- Il carrello di tensione del nastro abrasivo è azionato da una barra filettata, con un pomello, che, avvitandosi trascina il carrello verso la testata della levigatrice.
- La puleggia, all’altra estremità della levigatrice a nastro, va coperta con un carter, qui in lamiera forata. Sotto il nastro si intravede il piano di sostegno montato su supporti ad L capovolta. La levigatrice a nastro autocostruita è pronta per entrare in azione
Per garantire un buono scorrimento è sempre fondamentale lubrificare nastri trasportatori.
- Ottima per levigare superfici piatte
- Cambio rapido della carta grazie al velcro
- Adeguato per carta abrasiva senza velcro
- Impugnature grandi ed ergonomiche
- Collegamento diretto all' aspirapolvere
- Piastra adatta per utilizzo sulle superfici con angoli
- Adeguato per lavorare a una mano
- Punta rimovibile per attacco profilo levigatura dettagli
- Attacco carta abrasiva a velcro per sostituzione rapida e tenuta ottima in levigatura
- Blocco dell'interruttore per uso continuo
Vorrei cortesemente farvi una domanda: ma come si fa a sostituire il nastro abrasivo se i due rulli sono imbullonati al telaio ambo i lato??
Buongiorno Cristian,
La ringraziamo per la domanda: sicuramente ha individuato un punto carente in questo progetto fai da te. La sostituzione del nastro avviene esclusivamente svitando i bulloni che tendono in posizione i cuscinetti e i rulli di scorrimento. Certamente poco pratico