Piano scorrevole per tavolino

Con questo semplice piano scorrevole per tavolino da salotto facilitiamo il servizio di aperitivi e caffè ai nostri ospiti: si mette e si toglie con facilità

Quando più persone siedono su divani e poltrone attorno a un tavolino, non tutti riescono ad accedere agevolmente a ciò che vi è appoggiato: alcuni possono farlo da seduti, altri devono alzarsi oppure occorre porgere manualmente vassoi, ciotole, bicchieri eccetera. Possiamo costruire piano scorrevole per tavolino che non comporta alcuna modifica del tavolino esistente: è realizzato su misura, ma è indipendente da esso in quanto scorre sul pavimento grazie a 4 ruote fisse di diametro ridotto che permettono di spostare ciò che vi si appoggia sopra da un’estremità all’altra del tavolino.

Sta a noi decidere se utilizzare il piano scorrevole per tavolino stabilmente come complemento o metterlo in funzione solo quando è necessario, per toglierlo basta sollevarlo. l In questo modo, chi siede in posizione favorevole può avvicinare ad altri tutto il necessario con una semplice spinta laterale del piano scorrevole per tavolino; questi, a loro volta, restituiranno il favore senza che nessuno debba alzarsi dal proprio posto.

Cosa serve per costruire un piano scorrevole per tavolino

piano scorrevole per tavolino

  • MDF spessore 25 mm: 2 pezzi da 200×400 mm, un pezzo da 965×400 mm (misure indicative per il tavolino raffigurato, devono rimanere 30 mm di luce tra questo e il pezzo da costruire)
  • 4 ruote fisse a cavalletto alte 35 mm;
  • 8 viti Ø 4×20 mm;
  • 6 spine di faggio Ø 10 mm;
  • colla vinilica;
  • fondo e smalto

Finitura e ruote

piano scorrevole per tavolino

  1. Dopo aver assemblato i tre pannelli che compongono l’aggiuntivo, bisogna smussare leggermente tutti gli spigoli a vista per non avere superfici troppo nette; volendo, si possono anche stuccare le linee di giunzione per ottenere un aspetto monolitico. L’MDF assorbe molto, occorre stendere una mano di fondo abbastanza consistente per preparare le superfici all’applicazione della finitura.
  2. A fondo asciutto una leggera carteggiatura rende le superfici lisce e pronte a ricevere lo smalto, da stendere in due mani.
  3. I cavalletti di metallo che incorporano le ruotine devono essere larghi quanto lo spessore del legno o poco meno. Esternamente vanno mantenuti a filo dei fianchi, si fissano con viti poco più all’interno delle estremità dei pannelli.

Il piano scorrevole per tavolino si costruisce tramite unioni con spine e colla

piano scorrevole per tavolino

piano scorrevole per tavolino

  1. Pratichiamo al centro dello spessore dei due fianchi i fori per la spinatura, profondi poco più della metà delle spine; poi, per far sì che quelli da eseguire sulla faccia inferiore del pannello più grande siano esattamente corrispondenti, allineiamo con precisione uno dei fianchi sotto il pannello grande e utilizziamo la guida per spinatura. Questa dispone di un perno calibrato che si inserisce nel foro già praticato e, facendo passare la punta del trapano nella boccola, la guida esattamente in linea con il foro corrispondente e alla stessa distanza dal bordo.
  2. Stendiamo un poco di colla vinilica su metà lunghezza delle spine e inseriamole nei fori ciechi del pannello grande, spingendole a fondo.
  3. Applichiamo un cordoncino di colla su tutta la superficie di contatto, stendiamone un po’ sulla porzione di spine che affiora dal pannello e inseriamo il fianco; assestiamo l’unione battendo con un mazzuolo di gomma in modo non troppo energico, poi ripetiamo l’operazione sull’altro lato.
  4. Verifichiamo che i pannelli siano correttamente in squadra, poi lasciamo che la colla faccia presa.

piano scorrevole per tavolino

Kit di spinatura

piano scorrevole per tavolino

In una pratica confezione blister possiamo trovare tutto l’occorrente per l’esecuzione di spinature senza commettere errori: c’è un buon numero di spine di faggio Ø 6 mm, un flaconcino di colla vinilica, la giusta punta da legno per eseguire le forature calibrate, il collarino da fissare sullo stelo della punta per limitarne l’affondamento nel caso di spinature del legno cieche e i marcatori a cappellotto.

Questi hanno un’estremità cilindrica che va inserita nei fori praticati in uno degli elementi da unire, l’altra estremità è sagomata a punta. L’altro elemento da unire va appoggiato e premuto, esattamente a filo e con i bordi allineati, su quello forato in precedenza: le punte affondano nel legno e marcano i punti esatti in cui praticare i fori corrispondenti. Bosch

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