La tinteggiatura

Rullo e pennello

Tinteggiare le pareti di casa è un’attività bricolage non particolarmente faticosa o difficile.

A RULLO

È più facile da usare rispetto ai pennelli; se utilizzato con una prolunga permette di tinteggiare anche la parte alta delle pareti ed il soffitto senza ricorrere a scale o trabattelli. Se poi si ricorre ad un rullo ricaricabile, al cui interno può essere versata una notevole quantità di pittura che viene rilasciata gradualmente, si evita di intingerlo e sgrondarlo più volte. Ne esistono diversi tipi per ottenere effetti particolari, ma per la tinteggiatura tradizionale si utilizzano quelli a pelo corto per fondi e pitture più dense, a pelo lungo per tutte le altre pitture (tutti reperibili nei centri bricolage)

A PENNELLO

In realtà, è più corretto parlare di pennellesse e plafoni. Le pennellesse sono larghe fino a 10 cm e spesse fino a 3 cm, i plafoni arrivano a 15 cm di larghezza ed anche 7 di spessore. Una mano abituata al loro utilizzo riesce ad ottenere risultati migliori rispetto al rullo, in quanto la finitura rimane molto liscia, senza l’effetto “micro-bucciato” che lascia il rullo.

  1. Se si usa il pennello, la parete va idealmente suddivisa in riquadri da 1×1 metri da tinteggiare singolarmente: iniziare dall’angolo in alto e spostarsi orizzontalmente.
  2. La prima mano di pittura va applicata realizzando strisce che vanno dall’alto verso il basso e viceversa, alternando le passate man mano che si affiancano.
  3. Quando la prima mano è asciutta, si applica la seconda con lo stesso criterio, ma effettuando le passate perpendicolari alle precedenti, destra-sinistra e viceversa.

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