Compensato marino: cos’è, Prezzi, Tipi e Utilizzi (Guida Completa 2025)

Il compensato marino è uno dei materiali più affidabili per chi lavora il legno in condizioni difficili. La sua resistenza all’acqua, alla salsedine e agli sbalzi di temperatura lo rende ideale non solo in ambito nautico, ma anche nell’edilizia, nell’arredamento da esterno e nel fai-da-te.

Questa guida ti accompagnerà alla scoperta delle sue caratteristiche tecniche, degli ambiti di utilizzo, dei prezzi aggiornati e delle migliori tecniche per lavorarlo e proteggerlo, così da ottenere il massimo dal tuo investimento.

Che cos’è il compensato marino

Il compensato marino è un pannello multistrato formato da sottili fogli di legno incollati a fibre incrociate. Ciò che lo distingue dal compensato tradizionale è la qualità dei materiali e la tipologia di incollaggio: vengono usate resine fenoliche impermeabili, capaci di resistere all’acqua e all’umidità senza perdere coesione, e si scelgono legni privi di difetti interni come nodi, fessure o vuoti.

Tra le essenze più comuni troviamo:

  • Okoumé: leggero e facile da lavorare.
  • Mogano: più denso e robusto.
  • Pino fenolico: buon compromesso tra resistenza e costo.

Differenze con il compensato classico

A prima vista, compensato marino e compensato tradizionale possono sembrare simili, ma la loro composizione e destinazione d’uso li rendono molto diversi.
Il compensato classico è pensato per ambienti interni asciutti, e se esposto all’umidità tende a gonfiarsi e delaminarsi. Il compensato marino, invece, è progettato per resistere all’acqua, mantenendo stabilità dimensionale e integrità strutturale anche dopo anni all’esterno o in contatto con l’acqua.

Ecco un confronto diretto:

CaratteristicaCompensato MarinoCompensato Classico
CollanteFenolico impermeabileColla urea o vinilica
Strati interniSelezionati, senza vuotiPossibili nodi o fessure
Uso tipicoEsterno, nautica, ambienti umidiInterno, ambienti asciutti
DurabilitàAltaMedia
compensato marino

Utilizzi del compensato marino

Le applicazioni del compensato marino sono molteplici.
In ambito nautico, viene impiegato per scafi, sovrastrutture, paratie e arredi interni, dove deve resistere non solo all’acqua ma anche alla salsedine e all’umidità costante.

Nel settore edile, è utilizzato per rivestimenti in zone umide, casseri per gettate di calcestruzzo, controsoffitti e pannellature che richiedono robustezza e durata.

Per l’arredamento da esterni e il fai-da-te, il compensato marino è perfetto per mobili da giardino, fioriere, pergolati, tettoie e box. In questi contesti, la combinazione di resistenza e aspetto naturale del legno lo rende una scelta estetica e funzionale.

Vantaggi e svantaggi

Il principale vantaggio del compensato marino è la sua resistenza meccanica in condizioni difficili. Mantiene la forma anche dopo cicli di bagnato e asciutto, si presta a lavorazioni di precisione e può essere rifinito con vernici o impregnanti per aumentarne la durata.

Gli svantaggi principali sono:

  • Prezzo superiore rispetto ai compensati standard.
  • Peso maggiore.
  • Minore varietà di essenze decorative rispetto ad altri pannelli.

Prezzi del compensato marino nel 2025

Il costo varia in base all’essenza, allo spessore, alla qualità degli strati interni e all’eventuale certificazione per uso nautico.

SpessoreOkouméPino FenolicoMogano
4 mm20–25 €/mq18–22 €/mq28–35 €/mq
6–8 mm25–32 €/mq22–28 €/mq35–45 €/mq
10–12 mm32–40 €/mq28–35 €/mq40–50 €/mq
15–18 mm40–55 €/mq35–50 €/mq55–70 €/mq
20–25 mm50–65 €/mq45–55 €/mq65–80 €/mq

Questi valori sono indicativi e possono variare a seconda del fornitore e del formato.

Come scegliere il miglior compensato marino

Per progetti esposti all’acqua o in ambiente marino, verifica che il pannello sia conforme alle normative EN 314-2 e BS 1088, che garantiscono un incollaggio resistente e materiali di qualità.
Al momento dell’acquisto, osserva attentamente il bordo tagliato: non devono esserci spazi vuoti tra gli strati.

Destinazione d’usoSpessore consigliato
Rivestimenti leggeri4–8 mm
Arredi da esterno8–12 mm
Strutture e pavimentazioni15–20 mm
Carichi elevati20 mm o più

Come lavorare e proteggere il compensato marino

Il compensato marino si lavora con facilità, ma per ottenere il massimo conviene adottare alcune accortezze.
Durante il taglio, usa utensili affilati per evitare scheggiature e ottenere un bordo pulito. Se i bordi resteranno a vista, una leggera fresatura non solo migliora l’estetica ma riduce il rischio di sfaldature. Il materiale si presta bene a incastri e giunzioni rinforzate, che devono essere realizzate con precisione per garantire stabilità nel tempo. Nei fissaggi, privilegia viti in acciaio inox o collanti poliuretanici/epossidici, specialmente se il pannello sarà esposto alle intemperie.

Anche se progettato per resistere all’umidità, il compensato marino offre prestazioni ottimali se protetto da un buon ciclo di finitura:

  1. Preparazione: carteggia con grana fine e pulisci accuratamente la superficie.
  2. Primer/Impregnante: applica una mano uniforme su tutte le superfici, inclusi i bordi.
  3. Sigillatura: proteggi bordi e fori con sigillante specifico.
  4. Finitura: stendi due o tre mani di vernice nautica o poliuretanica, carteggiando leggermente tra una mano e l’altra.
  5. Manutenzione: rinnova il trattamento quando l’acqua non forma più gocce (“perla”) sulla superficie.

Domande frequenti (FAQ)

Che cos’è il compensato marino?

È un pannello multistrato resistente ad acqua e umidità, usato soprattutto in nautica ed edilizia.

Il compensato marino resiste all’acqua?

Sì, grazie a collanti fenolici impermeabili.

Quanto dura il compensato marino?

Anche 15-20 anni in esterno, se protetto correttamente.

Come proteggere il compensato marino?

Con vernici impermeabili e trattamenti UV.

Pannello Multistrato marino…
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