Lavorazione argilla | Guida completa per imparare fai da te

L’argilla per realizzare oggetti si può acquistare nei negozi specializzati sottoforma di pani protetti da un sacchetto di plastica: vediamo quali sono le fasi fondamentali per la lavorazione argilla

Per la lavorazione argilla non occorrono molti utensili, serve un coltello per tagliarla in strisce, una tavoletta di legno o plastica come base d’appoggio, un mattarello per stenderla fino a ottenere una sfoglia. Per lavorare l’argilla servono inoltre, le classiche “mirette”, attrezzi con uno stelo centrale di legno e alle estremità profilati di ferro di varia sagomatura, e qualche spatola piana. Si può stendere la sfoglia in stampi, oppure si può effettuare la lavorazione argilla su un tornio piano per ottenere vasi di varia forma. Per la cottura dell’argilla servono forni specifici che raggiungono alte temperature.

Lavorazione argilla – è utile sapere che

lavorazione argilla
◆ Per saldare tra loro elementi di argilla si usa la barbottina, una colla che si ottiene aggiungendo molta più acqua del necessario all’impasto per modellare o che si prepara appositamente facendo una poltiglia con argilla sbriciolata e acqua. Occorre conservarne una certa quantità chiusa in barattoli di vetro a chiusura ermetica.
◆ Durante la lavorazione è bene avere nelle vicinanze una presa d’acqua comoda, evitando il lavandino di casa perché i residui d’argilla possono causare tenaci intasamenti dello scarico.
◆ Se all’impasto abbiamo aggiunto troppa acqua, basta versarlo su una lastra di gesso, in modo che questa assorba la quantità di acqua in eccesso.

Come lavorare l’argilla

Per tagliare il pane di argilla in modo netto e preciso possiamo utilizzare un pezzo di filo robusto anziché il coltello. Richiudiamo bene la confezione per evitare che l’argilla non utilizzata asciughi.
L’argilla va lavorata a lungo con le mani in modo da ottenere una massa omogenea e plastica prima di sistemarla sul tornio, in quanto deve resistere anche alla forza centrifuga.
Raggiunta la giusta consistenza poniamo il pane di argilla al centro del disco e moduliamone la velocità di rotazione con il pedale mentre plasmiamo la forma del vaso dal basso verso l’alto.
Con una spatola da carrozziere tenuta in verticale accompagniamo e appianiamo il profilo. Le mani e il pezzo vanno sempre tenuti bagnati, altrimenti l’effetto ventosa strappa l’argilla.
Prima di restringere il collo assorbiamo con una spugna l’acqua rimasta all’interno che altrimenti ammolla il fondo. La spatola tenuta in orizzontale ci permette di ottenere solchi netti e sottili perfettamente circolari.
Per staccare il pezzo finito dal piatto (operazione un po’ delicata) possiamo utilizzare nuovamente un pezzo di filo. Il vaso va ora messo in forno per ceramica, tanto la cottura quanto il raffreddamento devono avvenire molto lentamente.

Cottura in forno dell’argilla

L’argilla è color grigio scuro da umida, diventa chiara seccando e durante la cottura assume la tinta rossiccia dei mattoni (1). Il colore definitivo, con smalti per ceramiche, per lo più a base di ossidi, e applicato sopra la maiolicatura bianca, richiede una seconda cottura (2).

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