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Per l’intarsio del legno occorre un’infinita pazienza, conoscenza dei legni, buona mano per il disegno e grande abilità sia nella meccanica sia nell’ebanisteria
C’è chi ha la passione per la musica, chi per la pesca, chi per la lettura, chi per il bricolage. Il nostro lettore Giuseppe Gramola ha una profonda e assorbente passione per l’ebanisteria ed in particolare per l’intarsio del legno.
Il legni che meglio si prestano ad essere intarsiati
Intarsio del legno: i primi passi
- Preparate con la sega a nastro e la calibratrice le tavolette spesse sui due millimetri occorrenti per il fondo e le tessere degli intarsi (qui rovere, noce nazionale ed africano, acero, robinia e palissandro), se ne regolarizzano i bordi con una pialla, guidata su un listello al quale la tavoletta è fissata con chiodini.
- Le tavolette si uniscono a coppie, lungo i bordi rifilati, incollandole su un nastro di carta; si piegano all’indietro e se ne spalmano i bordi con un sottile, ma completo filo di colla vinilica.
- Riaperta la tavoletta, si blocca ulteriormente la giunzione con altri nastri di carta e poi la si mette in pressa. Le operazioni si ripetono con lo stesso ordine fino a raggiungere la larghezza prevista per la tarsia.
Come intarsiare il legno
- Il disegno va riprodotto in tante copie quanti sono i legni da usare più due.
- Una delle quali viene incollata sulla tavoletta di sfondo, di rovere, in questo caso. Sulle altre, legno per legno, si incollano i particolari del disegno da inserire nello sfondo.
- Essenza per essenza, le tessere vengono ricavate dalle tavolette con un preciso lavoro di traforo manuale.
- Una alla volta le tessere vengono fissate al loro posto con una goccia di colla così da poterne seguire a traforo il contorno, creando nello sfondo la sede precisa al millimetro.La lama viene leggermente inclinata creando uno smusso che facilita l’incastro.
- Un particolare alla volta i pezzi vengono inseriti nello sfondo dopo averne spalmato il bordo con l’adesivo. Si controlla l’incastro per eventuali minime rettifiche da fare solo con carta abrasiva di grana molto alta che asporti pochissimo legno alla volta.
- Nella tarsia classica non si usano colori, ma ci si basa solo su quelli naturali del legno; piccoli particolari come le nervature delle foglie e i petali dei fiori si realizzano con un paziente e preciso lavoro di bulino.
- Ideale per professionisti o principianti.
- Semplice da usare.
- Manico in legno rigido.
- Ultra preciso.
- Fornito di cofanetto.
- Serie Professionale 12 sgorbie per intarsio fornite in scatola di legno. Lunghezza 215 mm, durezza 58 – 60 HRC, materiale C50. Manico in legno.
- Tipo di prodotto: CHISEL
- Marca: Fervi
- A molla
- Da utilizzarsi senza martello
- Misura 125 mm
- Adatto per l'incollaggio di carta, cartone e cartone, legno e ceramica
- Pratico Vinilik si asciuga rapidamente, diventando trasparente quando asciutto
- Non lasciare asciugare le macchie sui tessuti
- Colla vinilica in PVA
Gli ultimi ritocchi
- Una coloritura o, meglio, brunitura di alcuni particolari, può essere necessaria per metterli meglio in rilievo.
- La si ottiene (ci vuole molta esperienza) immergendo più o meno a fondo e più o meno a lungo i pezzi in sabbia rovente.
- Pure l’inserimento dei particolari nella tavoletta di sfondo è un lavoro molto delicato, anche per l’intrinseca fragilità di pezzi tanto sottili e dai contorni sovente tagliati controvena, facili da spezzarsi. Inutile dire che ci vogliono una mano fermissima ed una pazienza da certosino.
- Sulle due facce della tarsia completa si incolla un foglio di carta che contribuisca a tenere in posizione i pezzi. Il pannello poi si mette sotto pressa fino a completo essiccamento della colla. La carta della faccia a vista poi si elimina con la levigatrice.
Utensili
Per gli intarsi in legno servono: cutter, matita, seghetto da traforo, archetto, pialla, pressa