Il Shou Sugi Ban è un’antica tecnica giapponese utile per rendere refrattario il legno agli agenti atmosferici, alle muffe, ai parassiti e trova oggi una nuova diffusione in tutto il mondo
Da sempre l’uomo ha avuto la necessità di prolungare la “vita” dei suoi manufatti di legno, soprattutto quelli esposti agli agenti atmosferici. A parte vari espedienti, una tecnica efficace utilizzata in molte parti del mondo e in diverse epoche è stata quella della bruciatura del legno, che ha avuto in Giappone un grandissimo sviluppo, tanto da essere applicata per molti secoli sino a circa 150 anni fa, quando i ritrovati moderni e i nuovi sistemi di costruzione l’hanno portata all’obsolescenza. Si chiama Shou Sugi Ban, che significa letteralmente “assi di cedro bruciate”; il cedro, infatti, era l’essenza presente in Giappone più utilizzata per le costruzioni prima che si sviluppasse il fenomeno dell’importazione.
Il fuoco, quindi, può distruggere il legno, ma applicato con metodo, ovvero cauterizzando un sottile strato superficiale delle tavole, produce una fibra decisamente refrattaria non solo all’umidità, ma anche ai raggi UV del sole, alle muffe e a tutti i tipi di parassiti. Ecco perché il “legno bruciato” non necessariamente è sinonimo di negatività, tutt’altro: bruciare legno seguendo i passaggi previsti da questa tecnica orientale può conferirgli nuova vita.
Inoltre la carbonizzazione del legno restituisce fascino alla tramatura della superficie conferendo la tipica tonalità antracite.
Nelle isole del Sol Levante in questi ultimi anni la metodica è tornata di una certa attualità, complice anche la tendenza a riscoprire le tecniche raffinate dei nostri avi, capaci di ottenere risultati funzionali ed estetici ammirabili, senza le ripercussioni sull’ambiente che spesso hanno i sistemi moderni.
Tornata in auge in Giappone, la tecnica del Shou Sugi Ban è stata adottata anche da molti architetti e designer occidentali che l’hanno applicata nelle finiture di nuove costruzioni, ristrutturazioni e produzione di complementi d’arredo di tendenza, usando ovviamente legni delle più svariate provenienze, visto che il risultato non cambia assolutamente, sotto il profilo sia estetico, sia funzionale.
Le ragioni della creatività
I motivi per l’utilizzo di una tecnica possono essere diversi e la tecnica stessa viene spesso “addomesticata” per esprimere o interpretare meglio un certo linguaggio estetico.
Ecco che dalla semplice cauterizzazione superficiale, richiesta dal Shou Sugi Ban, si arriva agli estremi di una carbonizzazione profonda come nel caso del tavolino d’autore dove un tronco semisvuotato viene letteralmente usato da braciere preservando ad arte tre estensioni laterali che fungono da gambe.
Ma la carbonizzazione pesante colpisce il gusto dei creativi anche per il suo tipico aspetto, come dimostra quest’altro tipo di tavolo e la colorazione intensa della finitura della casa.
La tecnica Shou Sugi Ban in 4 semplici passaggi
Innanzi tutto va detto che il legno da trattare deve presentarsi già nella forma di utilizzo e deve avere già le misure necessarie; se, per esempio, nel montaggio le tavole vanno accorciate, bisogna poter effettuare il trattamento anche al bordo troncato, con la medesima metodica.
Applicabile anche a posteriori
Va detto che l’applicazione dell’olio, nella tecnica Shou Sugi Ban è considerata opzionale.
Il legno è ritenuto già abbastanza protetto dall’avvenuta carbonizzazione, ma in questo modo la tenuta si prolunga ulteriormente.
Finitura Vulcano
Anche Riva1920, costruttore a livello industriale e internazionale di mobili in legno, che caratterizza la sua produzione dalla ricerca del design e della tradizione, specialista nel riutilizzo dei legni antichi e di recupero, ha sposato la tecnica Shou Sugi Ban, proponendo una serie di complementi d’arredo in finitura Vulcano.
Questi mobili sono realizzati principalmente in cedro massello e presentano la caratteristica colorazione nero antracite che la carbonizzazione imprime all’essenza.
Al tatto la superficie risulta ruvida e zigrinata, con le venature in forte rilievo.
La finitura prevede l’impiego di oli naturali profumati.
Sono interessato al legno carbonizzato. Mi servono dei pannelli su misura. Mi date un riferimento per acquisto? Abito in zona Treviso.
Grazie
ciao Andrea prova da Piva legno panelli a Villorba.