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Costruzione di un’inferriata antieffrazione per una piccola finestra e successiva installazione senza opere murarie distruttive, usando tasselli, viti a impronta torx e rosette di chiusura
Come costruire una inferriata?
Quando vogliamo applicare un dispositivo antieffrazione ad una piccola finestra, tipico il caso del box, delle cantine, dei vani scala, non è strettamente necessario ricorrere al fabbro e al muratore, basta costruire una inferriata. La strada per far da sé è facilmente percorribile e ci fa risparmiare i sempre più onerosi interventi dei professionisti. La costruzione che proponiamo è volutamente essenziale. Si tratta di una soluzione che può realizzare chiunque, usando attrezzature di base. Ognuno, seguendo il proprio estro, può migliorare l’estetica e la complessità dell’inferriata, ottenendo un risultato finale di maggiore impatto. Non forniamo misure perché sono strettamente dipendenti dalla situazione specifica, consigliamo solo di non scendere sotto i 14 mm di diametro del tondino, in modo che sia abbastanza robusto.
Materiali e utensili
Il materiali da utilizzare sono tondino e piatto di ferro (1). Si possono acquistare in stecche presso un fabbro, che solitamente dispone di barre intere molto lunghe, oppure in un grande centro fai da te in cui si trovano anche in tagli di misure inferiori. L’abbinamento fra tondino e piatto è uno dei più utilizzati perché forando il secondo si possono combinare molto velocemente i segmenti e comporre l’inferriata. Naturalmente, il piatto deve essere scelto di larghezza e spessore adeguato al diametro del tondino in modo che non sorgano problemi all’atto della foratura e ci sia una proporzione estetica e funzionale fra i due elementi. Per il lavoro di costruzione bastano una smerigliatrice angolare, una saldatrice ad arco, una squadretta di metallo e due strettoi; chi disponesse di una sega a nastro per metalli, può effettuare tagli in serie rapidamente, senza rinunciare ad un’alta precisione. Per il montaggio servono: livella a bolla, flessometro, trapano avvitatore con percussione, martello. L’installazione “a secco” delle inferriate, quindi senza murarne una parte nello spessore della parete, avviene con l’uso di tasselli. Per evitare che un malintenzionato possa svitare il sistema di fissaggio e rimuovere l’inferriata, si usano viti con testa a strappo (la parte con l’esagono salta via a conclusione del serraggio), oppure viti con impronta torx (2) che, una volta completato il montaggio, si rendono non svitabili inserendo a pressione una stellina.
La costruzione
- La larghezza fra spallina e spallina della finestra ci indica quale deve essere la lunghezza delle stecche di piatto. Dobbiamo solo sottrarre il doppio dello spessore del piatto stesso, da saldare a L ai due capi.
- Il piatto va forato per il passaggio del tondino. Facciamo tanti fori quanti segmenti di tondino abbiamo deciso di incrociare, mantenendoli equidistanti. Per essere certi della corrispondenza in alto e in basso, foriamo contemporaneamente i due piatti, tenendoli perfettamente sovrapposti e allineati nella morsa del trapano a colonna.
- Ad ogni estremità delle stecche di piatto saldiamo un corto segmento a L al quale in seguito pratichiamo un foro corrispondente al diametro del tassello.
- Le saldature devono essere robuste e, trattandosi di un piatto di buon spessore, possiamo applicare potenza all’elettrodo senza timore; l’eccedenza di materiale da apporto si rimuove velocemente con la smerigliatrice angolare. Messi nelle loro sedi i tondini, mantenendo l’insieme in squadra, si uniscono anche questi al piatto saldandoli ai contorni dei fori. L’intera inferriata va infine sgrassata e verniciata a piacere.
Il montaggio
- L’inferriata va messa e tenuta provvisoriamente nella posizione corretta per fare i fori nel muro per i tasselli. Tagliamo di misura due tacchi di legno che mettiamo sotto, mentre sui fianchi mettiamo sottili cunei verificando attentamente la verticalità delle sbarre.
- I fori dell’angolare piatto guidano la punta del trapano per forare la parete nei punti giusti; va fatta attenzione a non forzare di lato per non spostare l’inferriata.
- Il tassello si inserisce senza togliere l’inferriata, spingendolo dentro sino a filo del ferro.
- Si mette il trapano in posizione di avvitatura, si monta il bit torx di misura corretta e si avvitano una per una le viti, ma senza tirare a fondo. Quando sono tutte messe, si inizia a togliere un cuneo laterale e si tira del tutto la relativa vite; l’operazione si ripete per tutti i fissaggi messi.
- Guardando bene nel dettaglio la rosetta antieffrazione, si nota che ha un leggerissimo andamento conico. Per inserirla nella sua sede bisogna orientarla correttamente (con la parte più piccola in avanti) altrimenti non entra. La si manda a fondo con un martello, sino a quando non resta a filo della testa della vite.
- L’inferriata può dirsi installata a dovere; non resta che togliere i tacchi di sostegno che eventualmente servono come campione per montare alla medesima altezza l’inferriata nella finestra accanto.
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