La porta scorrevole a scomparsa rappresenta una soluzione validissima quando il disimpegno su cui affacciano più stanze non ha dimensioni sufficienti per la normale articolazione delle porte a battente
Nell’installazione proposta la porta scorrevole deve essere montata su una parete in laterizio (l’alternativa sarebbe quella della parete in cartongesso); questo impone di scegliere un controtelaio per incasso in muratura, ovvero predisposto per il rivestimento con intonaco. Trattandosi inoltre di una porta scorrevole a due ante, il controtelaio si compone di due cassonetti laterali da incassare completamente nella parete.
Porta scorrevole a due ante: installazione
I cassonetti laterali vanno uniti mediante la traversa in metallo che racchiude al suo interno il sistema di scorrimento a binario estraibile. Gli elementi sono confezionati separatamente e vanno uniti in cantiere; l’operazione va effettuata direttamente sul luogo dell’installazione, visti l’ingombro complessivo e la difficoltà a muovere l’insieme una volta montato.
Con il controtelaio in piedi, si fissano gli elementi applicando viti alle piastrine che uniscono i punti di giunzione fra i montanti e la traversa superiore.
Per irrigidire l’insieme del controtelaio, nella parte bassa della luce d’apertura si applica una barra distanziale che si incastra alle estremità nelle sedi predisposte sulle protezioni di cantiere.
A questo punto il controtelaio può essere messo sul rialzo in muratura, fatto per sostenerlo alla quota prevista della pavimentazione. Lateralmente va messo a contatto con la parete, dove va bloccato con adesivo strutturale a schiuma, dopo aver verificato la verticalità e l’orizzontalità in senso longitudinale.
A fissaggio fatto si può proseguire la parete nella parte superiore; in questo caso si completa solo la piccola porzione che separa dalla putrella orizzontale presente poco più in alto. Dopo la posa dei mattoni si completa anche in quel piccolo tratto la stesura della rete elettrosaldata che agevola l’aggrappaggio dell’intonaco.
Il rialzo di mattoni su cui appoggia il controtelaio è molto elevato perché sulla caldana va fatta ancora la gettata del massetto per coprire le tubazioni degli impianti e la successiva gettata per coprire la serpentina del riscaldamento a pavimento.
Porta scorrevole: montare le ante
Una volta che le pareti sono completamente intonacate e tinteggiate, rimosse le protezioni di cantiere e applicati i meccanismi di scorrimento, non resta che mettere le ante negli appositi alloggiamenti, agganciandole alla barra guida superiore e lasciando che in basso siano i rullini a guidarle, impedendo ogni possibile movimento oscillatorio.
Il binario di scorrimento è estraibile: si tratta di una guida di alluminio nella quale scorrono i carrelli ed è smontabile in ogni momento per l’ispezione, per l’applicazione di accessori anche in tempi successivi e per eventuali operazioni di manutenzione. I carrelli di scorrimento sono molto fluidi in quanto ruotano su cuscinetti a sfera.
Lo scorrimento a terra
A seconda del tipo di anta scelta, cambia il sistema di scorrimento a terra.
Nel caso di ante di legno, ovvero di spessore analogo a quello di una comune porta interna, si applica a terra un nasello guida che scorre all’interno di una scanalatura presente sul bordo inferiore dell’anta.
Quando invece si sceglie l’anta di cristallo, essendo molto più sottile, si applicano due rullini guida, che la obbligano a scorrere al loro interno.
Il contenimento laterale
La maggiore sottigliezza del cristallo, rispetto allo spessore dell’anta di legno, impone anche un diverso sistema di guida e chiusura laterale.
In questo caso, lo spazzolino parapolvere va montato su un apposito profilato alto come i montanti laterali. Il profilato è fatto per incastrarsi sui due lati dello stipite, da una parte e dall’altra del controtelaio, offrendo il maggior spessore per il passaggio soltanto del cristallo.
Lo scorrimento in alto
Si rimuovono le viti presenti nei carrelli (una per ognuno) e si rimettono interponendo la piastrina di sostegno della porta di cristallo.
La vite non va tirata a fondo, anzi, va avvitata solo per metà, perché funge anche da registro per regolare l’orizzontalità della porta.
Le piastrine, due per ogni porta, si inseriscono, l’una dopo l’altra, nell’apposita sede costituita da un profilato applicato saldamente sul bordo superiore dell’anta di cristallo.
Prima di inserirla completamente, la seconda va regolata controllando con la livella a bolla, sino a quando l’anta non risulta perfettamente orizzontale. L’operazione va fatta anche sull’altra anta, in questo caso badando che quest’ultima resti allineata verticalmente alla prima, quindi regolando opportunamente anche il registro della sua prima piastrina.
Quando le regolazioni sono terminate, le piastrine vengono portate nella posizione definiva all’interno del profilato e infine si stringono i grani (due per ognuna) che le bloccano saldamente impedendo ogni possibile spostamento rispetto all’anta. Ultima operazione è la regolazione dei finecorsa atti a limitare l’escursione delle ante.
Esistono anche porte scorrevoli esterne, dove il binario rimane a vista e quindi non necessitano di opere di muratura.