Le modeste erbe dell’orto a più mali danno conforto

Editoriale tratto da In Giardino n.50 di Febbraio-Marzo 2015

Autore: Nicla de Carolis

… è un vecchio detto popolare che sembra ritornare in auge perché tante sono le iniziative private e comunali volte a riqualificare e recuperare anche gli spazi cittadini trasformandoli in orti con benefici per la bellezza del territorio, ma soprattutto per la salute dei cittadini. A Milano, per esempio, si sono appena chiuse le iscrizioni al bando di concorso dal tema “idee per la progettazione di orti urbani su lastrici solari e terrazzi di edifici in Milano”. L’efficace video che promuove il progetto mostra immagini di parti della città trasandate e sporche che potrebbero essere riqualificate proprio trasformandole in orti con un doppio obiettivo: migliorarne l’aspetto estetico e anche l’anima. Un tempo Milano era città di orti e giardini come l’orto di Brera o il convento delle Visitandine, ambedue in pieno centro e tutt’oggi ben curati, ma il cemento ha inghiottito quasi tutto il suo verde come i suoi canali scomparsi sotto le strade. Per fortuna l’anima orticola dei cittadini non è mai scomparsa del tutto e forse tra i milanesi attecchirà questa piccola pacifica rivoluzione che vuole coniugare cultura e coltura. Un progetto semplice con obiettivi importanti e raggiungibili: migliorare l’estetica della città e farla ri-amare, migliorare la qualità dell’aria, incrementare le prestazioni termiche degli edifici senza la necessità di costosi impianti, realizzare un’autentica spesa a km zero, creare nuove relazioni fra cittadini e soprattutto abbattere il logorio della vita cittadina e i sempre più frequenti disagi psicologici attraverso un ritrovato contatto con la terra e con i suoi vitali frutti. La terapia sembra collaudata e sicura, più della psicanalisi: basti pensare che non si è mai sentito parlare di contadini stressati o depressi … Nel servizio da pagina 8 possiamo cominciare a intuire il benessere che questi spazi verdi procurano. Le belle immagini dell’Orto Botanico di Padova, nato nel 1545, come “giardino dei semplici” per la coltivazione di piante medicinali, ci porteranno in un’atmosfera idilliaca. La sua forma, un quadrato inscritto in un cerchio, rimandava all’ideale dell’hortus conclusus, nell’arte simbolo di luogo paradisiaco!

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