Tratto da “Far da sé n.512 – Febbraio 2021″
Autore: Nicla de Carolis
Personalmente sarei per “zero consumo di suolo”, quindi sarei per recuperare l’esistente meritevole e demolire il brutto/energivoro/abusivo, ma non posso rimanere indifferente al fascino delle innovative costruzioni in legno di oggi. Leggendo e verificando dal vivo le prestazioni di una casa in legno prefabbricata, l’aspirazione di averne una è davvero forte. Nel dossier di questo numero analizziamo i tre sistemi di costruzione nonché le relative fasi e scopriamo tutti i segreti di queste case, un tempo connotate solo come chalet di montagna, dove il legno rimaneva a vista, ma che oggi vengono realizzate con linee architettoniche di ogni genere, intonacate o rivestite e non riconoscibili esteticamente rispetto agli edifici in muratura. I loro vantaggi però, rispetto a questi ultimi, sono incomparabili in termini di sostenibilità ecologica, perché vengono utilizzati solo materiali naturali (legno, lana di roccia, fibra di legno, cellulosa, sughero…) e, mentre la vita di una casa in muratura termina fisiologicamente con le macerie, per una in legno il materiale può essere riutilizzato innumerevoli volte. La struttura leggera e le caratteristiche tecniche permettono all’abitazione di resistere alle sollecitazioni prevenendo lesioni in caso di sismi. Inoltre una casa in legno offre un isolamento termico che consente di ridurre al minimo i consumi energetici in estate e in inverno e la temperatura è sempre confortevole. Chi entra in una casa in legno percepisce questa emozione sensoriale di comfort che in realtà è misurabile in modo scientifico: è la media tra la temperatura superficiale della parete dal lato interno e la temperatura dell’aria nei locali che dovrebbe essere inferiore a 2 °C e questo è esattamente ciò che si verifica in una casa in legno.
Credo che questo tipo di abitazioni sia molto in linea con i desiderata dei fardasé perché il legno è il materiale di cui conoscono bene le caratteristiche e le lavorazioni, e che viene utilizzato per la maggior parte delle realizzazioni; inoltre assistere alle fasi di montaggio di una casa prefabbricata è un invito a nozze per chi sa fare e vuole scoprire i dettagli costruttivi, quel che c’è dentro e dietro ogni singola funzionalità. È davvero interessante veder crescere rapidamente la casa mentre sono ben visibili materiali e impianti inclusi nei sandwich che compongono le pareti; questa modularità dà l’idea di poter essere gestita bene anche dalle competenze di un fardasé. D’altra parte chi non si è mai cimentato da solo o con l’aiuto di un amico nella costruzione di una casetta in legno… non per abitarci, ma solo come ricovero attrezzi o come rifugio per giocare e fantasticare da bambino?