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Composizione di rose in esile cestino in fil di ferro; il vaso c’è, ma non si vede: é ben nascosto, nel cestino che lo contiene, da una spessa coltre di fresco muschio.
Affinché lo speciale portavaso si mantenga bello a lungo, occorre costruirlo a partire da filo di ferro zincato, altrimenti l’umidità dell’aria, accentuata da quella del muschio, fa fiorire ben presto la ruggine. Il lavoro consiste nell’intrecciare gli spezzoni in ogni punto d’incrocio come a tessere un tessuto (per quanto riguarda tanto il fondo quanto il cilindro di parete), fissare le estremità modellandole ad anellino, formare gli anelli di struttura giuntandone i capi sovrapposti di qualche centimetro e bloccare ogni giunta con una saldatura.
Riccioli e anelli nella composizione di rose
Per ottenere un cestino con diametro e altezza interni utili di circa 180 mm, servono: per il fondo quattro più quattro spezzoni da 180 e da 200 mm, gli anelli perimetrali (in numero di quattro) sono ottenuti da pezzi lunghi 580 mm, il manico richiede filo lungo almeno 700 mm, i quattro montanti con piede hanno lunghezza svolta di 400 mm, mentre i dodici senza piede misurano 300 mm.
Costruzione del portavaso
Occorre filo di ferro zincato per legature (Ø 1,4 mm) e per avvolgimento (Ø minore di 1 mm), pinze, tronchesino, saldatore istantaneo, rocchetto di filo di stagno, barattolino di disossidante e metro.
Le estremità superiori dei montanti sono avvolte a ricciolo e quelle inferiori
ad anellino, salvo quattro con il ricciolo ad entrambi i capi per fare da piedi; la curvatura si lavora con pinze a becchi tondi.
Il fondo si ottiene incrociando i fili e si completa con un anello, al quale sono fissati i montanti. Tutti i punti di giunzione sono fissati per saldatura. Gli anelli superiori sono poi collegati ai montanti ad intreccio. Il filo d’avvolgimento protegge le saldature.