I morsetti da falegname sono da sempre immancabili aiutanti in tutte le attività del laboratorio; negli anni hanno subito un continuo sviluppo per essere più performanti e funzionali
In quasi tutti i lavori che capita di eseguire al far da sé, ma anche al più evoluto professionista, la necessità di immobilizzare l’oggetto su cui si sta operando è di primaria importanza. Questo compito, talvolta semplice, altre volte persino arduo, vede protagonista i morsetti da falegname, i più grandi amici dell’uomo in laboratorio.
In effetti più che amici i morsetti (o strettoi) sono coadiuvanti insostituibili: stringono quanto e come gli si dice di fare, restano costanti nella presa e non si stancano mai. Il problema è che, come si può facilmente immaginare, considerando la forma, le dimensioni e il numero degli oggetti da mettere in lavorazione, la quantità e i tipi di morsetti che possono servire aumentano, senza contare il ventaglio delle attività in cui questi strumenti sono immancabili (costruzione, riparazione, recupero, restauro, decorazione, montaggio ecc).
È per questi motivi che di strettoi ne esistono diverse specie e nell’ambito di queste numerose sono le forme, le modalità di lavoro, le dimensioni e i materiali di cui sono fatti. Seguendo la tendenza alla specializzazione in ambito del lavoro e degli strumenti per svolgerlo, anche lo strettoio da generico (pur sempre utile in tantissime occasioni) ha subìto un’evoluzione per adattarsi meglio alle situazioni particolari; non è soltanto per la necessità di fare prima, come accade nei laboratori professionali, sempre più spesso è per fare meglio e con maggiore sicurezza del risultato.
Ad agevolare l’evoluzione nelle specialità dei morsetti ha partecipato anche la tecnologia, visto lo sviluppo di materie plastiche talmente robuste da poter prendere il posto dei metalli e consentire la costruzione di strettoi che prima sarebbero risultati troppo pesanti, ingombranti e meno facilmente manovrabili.
Facciamo l’esempio di quelli a nastro, che si utilizzano in tutti i casi in cui si debba abbracciare un insieme di pezzi di dimensioni generose, magari con una forma critica, perché non è quadrata o rettangolare: un tempo si usavano cinghie di canapa messe in tensione attorcigliandole con un bastone.
- The leading pliers specialist
- Apertura 160 mm
- Pletina 25 x 6 mm
- Stabile guida a profilo cavo con nervature
- The leading pliers specialist
- Morsetto a levetta orizzontale
- Regolazione continua automatica dell'altezza di bloccaggio fino a 35 mm
- Forza di serraggio regolabile fino a 2.500 N a seconda della regolazione della vite di regolazione
- Lamiera d'acciaio stabile e temprata per una lunga durata
- Adatto per tubi in acciaio DN 20/R3/4 Pollici o DN 15/R1/2 Pollici
- Diametro esterno 26,9 mm o 21,3 mm; apertura selezionabile a scelta; con piedino di supporto
- Imballato SB
- The leading pliers specialist
Oggi le cinghie sono fatte con un intreccio di nylon e alle estremità libere ad aggancio rapido, mentre il sistema di trazione è costituito da un avvolgitore e un tensionatore a vite che lavora dentro una scatola di contenimento, il tutto di plastica. Il risultato operativo è identico, se si è capaci di tensionare la cinghia di canapa con il bastone e fare in modo che questo non si sganci inavvertitamente dalla sua posizione di tenuta; una pratica che si faceva nel periodo di apprendistato, quando il garzone della bottega aveva occasione di carpire i segreti del mestiere affiancando il falegname esperto.
Ampliando gli orizzonti rispetto alla mera costruzione col legno, si apre un mondo di tipologie di strettoi: da un lato ci sono quelli che oltre a premere tengono i pezzi in una data posizione, di solito ortogonali fra loro; in altri casi sono adatti a unire pezzi con forme sfuggenti, più spesso arrotondate o con superfici di presa inclinate; altri ancora fanno fronte alla necessità di unire due o più pezzi, ma premendo anche in una terza direzione, di solito ortogonale alla forza primaria.
Vedremo anche morsetti da falegname che funzionano come quelli convenzionali ma, grazie a nuovi sistemi meccanici, possono essere azionati più facilmente, spesso con una sola mano. Frequente è la presenza sui nuovi modelli di pulsanti di sgancio e movimentazione rapida di una delle due ganasce, mentre altri più esclusivi hanno ganasce di ampie dimensioni che lavorano in perfetto parallelismo anche facendo forza.
Dedicati alle situazioni speciali
Si potrebbe dire che c’è una risposta a qualsiasi esigenza in fatto di accessori di contenimento e sostegno. Fra queste non poteva mancare una soluzione che permettesse di vincolare due pezzi e, nel contempo, di bloccarli a una superficie, come per esempio il tavolo su cui si lavora.
Morsetti da falegname a nastro
L’applicazione del morsetto a nastro è richiesta in presenza di bordi sfuggenti con dimensioni complessive ampie.
Tuttofare morsetto a pinza
I morsetti per legno a pinza più comuni sono quelli che lavorano con l’ausilio di una molla che costringe alla chiusura le due ganasce. Dimensioni e forme possono essere le più disparate per far fronte alla necessità contingente. Talvolta l’abbinamento dei due pezzi da tenere insieme supera la capacità di apertura del morsetto a pinza, altre volte l’apertura dei puntali è più che sufficiente, ma il punto in cui va applicata la pressione non è vicino al bordo e risulta irraggiungibile.
Strettoi ideati per tutte le esigenze
Tutti i prodotti di questo articolo su morsetti da falegname e strettoi sono a marchio Bessey.