Cuccia in legno fai da te con isolamento e ventilazione | Come realizzarla

Più che una cuccia in legno è un vero e proprio villino per cani, con tanto di veranda con ampie superfici vetrate

Realizzata interamente in legno impregnato e verniciato, per resistere alle intemperie, questa cuccia fai da te ha la struttura portante esterna formata da pareti di perline, mentre all’interno è contenuto un parallelepipedo estraibile, in multistrato marino da 10 mm, di dimensioni inferiori di 30 mm a quelle del rivestimento. Questa differenza permette di inserire, tra parete esterna e interna, alcuni pannelli di polistirolo espanso da 10 mm.

La base dell’insieme è un tavolato in compensato marino spesso 20 mm (protetto con una guaina bituminosa oppure con quattro piedini che lo tengano distanziato dal terreno) sul quale sono collocati il box interno e un atrio, interamente coperti da un unico foglio di compensato marino che costituisce la falda inclinata del tetto.

L’assetto della cuccia è variabile: in inverno si applicano alle finestre due pannelli di crilex che scorrono sulle guide verticali in legno predisposte ai lati delle aperture. D’estate si può eliminare il coperchio del box interno e tenere la falda del tetto, incerniarata sul lato più basso, sollevata di pochi centimetri per arieggiare l’interno.

Questa cuccia in legno per cani consente quindi la massima protezione in inverno, mentre d’estate si permette la circolazione dell’aria. Inoltre la falda è rimovibile completamente per le periodiche operazioni di pulizia.

Il bordo superiore di tutte le pareti ha bisogno di un taglio obliquo per adattarsi alla falda inclinata del tetto; è conveniente prevedere le varie aperture già in fase di taglio delle perline per risparmiare notevoli quantità di materiale.

Box interno rimovibile per la pulizia e perfetto isolamento delle pareti

Il box è costruito rilevando le misure interne della cuccia, ma viene lasciato un buon margine di spazio, in modo che sia agevole l’inserimento e la rimozione per i periodici interventi di pulizia. 

Lo spazio rimasto tra il box interno e le pareti esterne della cuccia può essere colmato con pannelli di polistirolo espanso, che aggiungono coibentazione e permettono al cane un migliore comfort nei mesi invernali.

Prima della messa in servizio della cuccia si effettua un completo trattamento dei legni, sia sul versante esterno sia su quello interno, con vernice impregnante protettiva all’acqua, atossica e inodore.

Occorrente

Per realizzare questa cuccia per cani occorrono:

perline di abete in listoni spessi 20 mm; 1 pannello di multistrato marino spesso 20 mm e 1 pannello da 10 mm; crilex spesso 3 mm; listelli sezione 30×40 mm; listelli coprigiunti; polistirolo espanso spesso 10 mm; protettivo impregnante; viti per legno a testa svasata; colla vinilica; 3 cerniere a libro; 3 maniglie.

Attrezzatura: squadra, metro, morsetti, sega circolare PKS 10,8 Li, multifunzione PMF 250 CES, trapano avvitatore PSR 18 Li-2, riga, martello, cacciavite.

Costruire i pannelli con finestre

Si marcano le perline di abete per effettuare i tagli, seguendo il disegno di progetto. Dopo aver segnato il punto, con la squadra si traccia una linea che interessa tutta la larghezza della perlina.
La sega circolare a batteria PKS 10,8 Li, sul bordo frontale della piastra, ha la tacca di riferimento per la posizione della lama, quindi è semplice effettuare la troncatura delle perline seguendo la linea tracciata a matita. Come da progetto, alcune perline devono essere tagliate anche nel senso della lunghezza: in questo caso è molto utile montare sulla sega circolare la guida per tagli paralleli.
Per il taglio dei listelli 30×40 mm è molto efficace l’elettroutensile multifunzione PMF 250 CES.
Si compongono le pareti della cuccia incastrando fra loro le perline e fissandole sui listelli posizionati seguendo il disegno. Basta una vite per ogni lato della perlina, magari spalmando un po’ di colla vinilica sul listello, prima del posizionamento.
Prima di assemblare la cuccia è necessario aprire le finestrature nelle pareti in cui sono previste. Si tracciano pertanto le linee di riferimento per il taglio usando squadra e riga in modo da mantenere le corrette geometrie.
Essendo tutti segmenti rettilinei, torna utile nuovamente la sega circolare PKS 10,8 Li. La leggerezza, la maneggevolezza e l’assenza di cavi di alimentazione semplificano le manovre e permettono di seguire le linee di taglio con precisione.
La lama rotonda della circolare non permette di completare il taglio negli spigoli; in questo caso viene in aiuto il multifunzione con il quale si completano i tagli con assoluta precisione e si ottiene il distacco del pannello centrale.
Per il posizionamento del vetro acrilico si preparano le guide con i listelli coprifilo che hanno sezione a L. Tagliati i segmenti della lunghezza giusta, si inchiodano internamente alla parete, sul bordo della finestra, spalmandoil bordo di contatto con adesivo vinilico.

Assemblare pareti e tetto apribile

Si assembla la cuccia unendo le pareti e fissandole sul tavolato di base. Si usano viti da legno, spalmando di colla vinilica le superfici di contatto. Le viti a testa svasata rimangono a filo della superficie.
Dopo gli opportuni tagli con la sega circolare, si assembla anche il box interno della cuccia. I pezzi si inchiodano con rinforzo di colla vinilica.
Il box ha un pannello di copertura che si articola sulla parete bassa con una cerniera a libro. Nel mezzo del pannello si applica la maniglia.
I fogli di vetro acrilico si inseriscono nelle sedi. Il taglio del crilex si effettua con la sega circolare. La pellicola protettiva va rimossa dopo il taglio e la prova di inserimento in sede.
Anche la copertura principale della cuccia deve rimanere apribile; si applicano due cerniere a libro.
Con un avanzo di listello 30×40 mm si prepara un tassello di legno smussandone le estremità.
Bloccando nella morsa il tassello di legno in posizione piatta si imposta la modalità foratura sul trapano avvitatore.
Si fora con velocità di rotazione elevata.

Si fissa il tassello di legno con una sola vite centrale senza stringerla a fondo, per avere la possibilità di rotazione.


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