Cuccia per cani fai da te con ruote | Costruiscila e spostala dove vuoi!

Grazie a questa fantastica guida è possibile costruire una cuccia per cani fai da te dotata di pratiche rotelle, per essere spostata a nostro piacimento

Una cuccia per cani fai da te di dimensioni commisurate a quelle dell’animale è importante per il nostro amico peloso: l’interno dev’essere abbastanza ampio da permettergli di ruotare su se stesso senza difficoltà e di sdraiarsi, così come di mantenere la posizione eretta nella parte centrale.

In un ambiente troppo ampio il cane potrebbe sentirsi meno protetto e a disagio; inoltre, se la cuccia per cani è posta all’esterno, quando le temperature scendono è più difficile mantenere il comfort all’interno. Anche l’apertura per il passaggio va dimensionata sulla taglia del cane, soprattutto per quanto riguarda l’altezza.

Cuccia fai da te con rotelle

La cuccia per cani fai da te proposta in questo articolo  ha il pavimento stratificato con l’inserimento di un pannello isolante, in più è rialzata da terra e mantenuta separata dalla superficie di appoggio grazie a due grandi ruote, con l’ulteriore vantaggio di poterla spostare con facilità.

Anche se la cuccia per cani viene collocata sul prato non è esposta all’umidità e al momento di tagliare l’erba non è neanche necessario sollevarla, basta spingerla poco più in là dopo aver fatto rientrare i supporti posteriori che la stabilizzano.

Cosa serve per costruire una cuccia per cani in legno

disegno cuccia cani
  • Perline di abete da 19 mm: 10 sponde laterali da 950×116 mm; 2 liste laterali da 760×50 mm; 2 liste laterali da 760×100 mm; 8 liste da 700×116 mm (fronte e retro); 4 capriate tetto da 500×56 mm; 2 montanti scala da 450×50 mm; 5 gradini da 264×84 mm
  • Listelli di abete 45×28 mm: 2 elementi cornice ingresso da 355 mm; 2 elementi cornice ingresso da 315 mm
  • Listelli di pino 30×20 mm: 4 elementi verticali da 500 mm; 2 elementi orizzontali da 410 mm; 4 elementi inferiori da 145 mm
  • Inoltre: 2 pannelli di multistrato da 18x760x410 mm; un pannello di polistirolo da 20x760x410 mm; un pannello di compensato da 4x590x1230 mm; 2 supporti di legno duro da 40x40x400 mm; 2 viti M8x70 mm a testa tonda con relativi dadi zigrinati; 2 ruote gommate Ø 200 mm; un tubo per assale Ø 20×500 mm; 2 rondelle; 2 borchie per ruote; colla vinilica; viti varie; prodotti di finitura.

I quattro pannelli perimetrali

Dalle perline si tagliano i pezzi alla lunghezza necessaria per le successive lavorazioni; alcuni di essi vanno portati a misura anche in senso longitudinale, con l’accortezza di valutare, di volta in volta, se va tenuta “buona” la parte con il dente d’incastro o quella con la scanalatura.
Nelle due porzioni di perline che vanno alla base dei fianchi si aprono i prefori, svasati, per il collegamento al pavimento della cuccia.
I listelli verticali per il fissaggio delle perline vanno avvitati dall’interno (lato da 20 mm rivolto verso le perline). Si marcano i prefori badando che non ricadano nelle zone d’incastro tra le perline.
Nei listelli superiori dei fianchi, il bordo rivolto in alto deve assecondare l’inclinazione della copertura e va smussato.
Sullo stesso bordo si segnano le scanalature per l’incastro delle capriate.
Aperte le scanalature si ricompone il pannello e si avvitano i listelli verticali; la distanza di questi dal bordo inferiore dev’essere pari allo spessore del pannello di base.
Il lato rivolto verso il frontale va sagomato come mostra la foto; per tracciare la curvatura si può utilizzare il coperchio di un barattolo.
Con un compasso autocostruito si traccia il profilo curvo sul lato superiore del pannello frontale e di quello posteriore, poi si procede al taglio.
Nel pannello frontale si traccia il perimetro dell’apertura, si aprono 4 fori all’interno degli angoli per entrare con la lama del seghetto e si ritaglia il riquadro.

Assemblaggio e strutture accessorie

I due fianchi possono essere collegati al pannello di fondo, avvitato dall’esterno a filo inferiore.
Ai due listelli orizzontali che completano il telaio per i pannelli frontale e posteriore bisogna sagomare le estremità in modo da collegarli a incastro ai listelli verticali. Anche in questo caso a contatto con le perline va la faccia da 20 mm, perciò si tratta di asportare un pezzetto da 20x20x30 mm come mostra la foto.
Dopo aver spalmato un po’ di colla vinilica sull’incastro si portano a contatto i pezzi e si consolida la giunzione con una vite per parte.
Al secondo pannello di multistrato e a quello in polistirolo vanno tagliati gli spigoli per poterli incastrare tra i listelli e completare il sandwich del pavimento.
I listelli da 45×28 mm si tagliano a misura e con le estremità a 45° per incorniciare l’apertura frontale; sulle facce rivolte all’esterno, al lato maggiore si stonda leggermente lo spigolo, mentre su quello inferiore si realizza uno smusso più accentuato. Si incollano i pezzi e si serra la cornice con una cinghia di tensionamento, badando che gli spigoli siano protetti da spessori.
Quando la colla ha fatto presa, sul retro della cornice si realizza la battuta perimetrale: si può usare la fresatrice munita di fresa a scanalare oppure la sega da banco, previa opportuna regolazione dell’altezza della lama. (Leggi la nostra guida su come fresare il legno).
Nella parte inferiore, ai lati, il pannello frontale va ristretto e raccordato, con un profilo curvo, alla base dei fianchi.
L’avvitatura dei due pannelli frontale e posteriore avviene dall’esterno: le viti penetrano nello spessore del pannello di multistrato superiore, come evidenzia la linea tracciata per il loro inserimento.
La cornice può essere incollata lungo il perimetro dell’apertura e bloccata con morsetti fino all’asciugatura.
Nei due listelli da 145 mm vanno aperte due serie di fori passanti: sul lato da 20 mm in quelli per il fissaggio alle perline che chiudono la parte inferiore dei fianchi, sul lato da 30 mm imquelli per il montaggio ai pannelli frontale e posteriore. Entrambe le avvitature vanno eseguite dall’interno.
I listelli vanno avvitati a filo esterno delle perline, anche in questo caso evitando di intercettare gli incastri.
Esattamente al centro della lunghezza e a 30-35 mm dal bordo inferiore si realizza il foro per l’asse delle ruote con una punta Forstner da 20 mm. Affinché i due fori siano in asse si può usare il primo pezzo come maschera per il secondo, oppure si possono allineare i pezzi, serrarli tra morsetti e forarli simultaneamente.
Il montaggio si effettua con la struttura capovolta.
Su una faccia di entrambi i listelli di legno duro 40×40 mm, al centro della larghezza, si disegna un rettangolo largo 8 mm e lungo circa 100-120 mm, a 50 mm da un’estremità: si aprono due fori interni all’inizio e alla fine del rettangolo e si ritaglia un’asola con l’alternativo.
Vicino all’estremità posteriore dei fianchi della cuccia per cani, ad altezza opportuna, si apre un foro per l’inserimento della vite M8 che attraversa la perlina e il listello e viene serrato tramite un dado zigrinato (o a farfalla). Le asole permettono di regolare l’escursione dei listelli, in modo da adattarli in altezza per compensare le irregolarità del terreno e garantire sempre un appoggio sicuro e piano; possono essere completamente ritirati in alto per lo spostamento della cuccia.

Il montaggio delle ruote senza attriti

Le grandi ruote gonfiabili, rispetto a quelle “piene”, rendono più facile la movimentazione anche su fondi irregolari; i due collari, inseriti sull’asse prima delle ruote, fanno da distanziali, per evitare che la ruota strisci contro il legno, e si bloccano sull’asse con una vite.
L’asse si inserisce attraverso i fori praticati in precedenza, si verifica la misura e, di conseguenza, si taglia la porzione eccedente, sbavando poi con cura il bordo.
Le due borchie a pressione vanno inserite solo quando si è certi che le ruote siano montate correttamente sull’asse, perché una volta battute in sede non è più possibile estrarle.

Le capriate

Si inserisce una delle tavolette da cui ricavare le capriate nelle scanalature e si rilevano, alle estremità, i punti di tangenza con le pareti. Per tracciare la circonferenza si può utilizzare una striscia di compensato sottile premuta contro 3 chiodini, due piantati nei punti di tangenza e uno al centro della larghezza a 56 mm dalla base dell’arco. La prima capriata tagliata fa da dima per le successive.
Prima di inserire le capriate nelle loro sedi, si stende un poco di colla sulle parti a contatto.
Il tetto della cuccia per cani in compensato si incolla sulle capriate; si può stabilizzare il tutto con 3 viti per ogni capriata, una al vertice e due ai lati della falda.

La scaletta

L’estremità superiore della scaletta va bisellata con un angolo di 40°; quella inferiore a 50°, che è anche l’inclinazione da mantenere per le scanalature di incastro dei gradini, in modo che abbiano una leggera pendenza verso l’esterno. In base alle quote riportate sul disegno si tracciano le scanalature su uno dei montanti, si pratica una serie di tagli paralleli al loro interno, profondi circa 1 mm meno del necessario, e si completa l’asportazione con uno scalpello.
Regolarizzate le sedi con raspa e carta vetrata, si capovolgono i montanti e sulla linea mediana di ogni scanalatura si aprono due fori passanti e si svasa l’imbocco per incassare le viti. Questo primo montante fa da dima per il secondo che deve essere speculare!
Si centrano i gradini tra i montanti e si inseriscono le viti.
La cuccia va posta su una base piana, si spessora la parte anteriore (che non ha piedini) e si centra la scala davanti all’ingresso; si tracciano i contorni dei montanti e, sulla mezzeria di essi, si aprono i fori passanti per avvitare la scaletta dall’interno della cuccia.

Le finiture

Se il nome del cane è piuttosto corto (com’è sempre consigliato dagli esperti) lo si può riportare sulla cuccia per cani con lettere ritagliate da compensato e colorate in contrasto con la tonalità di fondo. Per il bene del nostro cane, per colorare la cuccia utilizziamo una vernice all’acqua il cui odore non sia forte e persistente come hanno gli smalti a base solvente, meglio se ecologica, priva di plastificanti e indicata per la colorazione dei giocattoli.

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