Un mobiletto sottolavabo fai da te elegante, capiente e dall’aspetto naturale che si può costruire senza particolari difficoltà e installare anche in un bagno di dimensioni ridotte; le ante scorrono in guide fresate nel fondo e nella traversa superiore
Poco più di mezzo metro quadrato di faesite, altrettanto di laminato e circa 1,5 m2 di legno lamellare; in pratica non ci serve altro per realizzare il corpo di questo mobiletto sottolavabo fai da te. Le guide per le ante scorrevoli si realizzano con la circolare da banco munita di guida parallela: nella base è sufficiente che abbiano una profondità di 5 mm, mentre nella traversa superiore la profondità va raddoppiata per poter mettere e togliere le ante. Le giunzioni sono realizzate con il sistema a lamello per motivi di maggior robustezza rispetto alla spinatura e per non lasciare visibile alcun elemento d’unione nè dall’esterno nè dall’interno.
Se la parete è in muratura, il mobile può essere soltanto fissato a parete adottando barre di sospensione analoghe a quelle dei pensili da cucina; la modalità utilizzata in questo caso, invece, prevede l’utilizzo di due gambe anteriori in abbinamento all’appoggio su una tavoletta fissata a parete, alternativa più semplice e risolutiva se si ha a che fare con tramezzature leggere in cartongesso o calcestruzzo cellulare.
Il lamellare utilizzato in questo caso è di legno nyatoh, la cui tonalità mediamente scura mette in risalto le venature, ma si tratta di un legno esotico non facilissimo da reperire; qualsiasi altro lamellare, trattato con più mani di turapori e protettivo, può andar bene, la durata sarà comunque di gran lunga superiore a quella di qualsiasi mobile da bagno di produzione industriale in truciolare bilaminato, oltre a un incomparabile risultato estetico.
Mobiletto sottolavabo fai da te all’insegna della praticità
Cosa occorre
- Lamellare da 26 mm: una base (A) da 500×948 mm; 2 fianchi (B) da 500×640 mm; 2 traverse (C) da 100×948 mm
- Faesite da 3,5 mm: 2 ante (D) da 529×482 mm
- Truciolare bilaminato da 35 mm: un top (E) da 520×1010 mm
- Varie: viti Ø 4×20 mm; 4 staffe angolari 35x35x35 mm; 2 gambe tubolari da 200 mm; 2 maniglie; 10 tasselli per giunzioni a lamello; colla vinilica.
Guide per le ante, sedi per i tasselli e incollaggio
Tempo richiesto: 2 giorni
- Ricavare tutti i pezzi
Seguendo lo schema, tutti i pezzi necessari per realizzare la struttura in legno lamellare si possono ricavare da un unico pannello da 600×2400 mm.
- Controllare l’orientamento della listellatura
Qualora i pezzi occorrenti fossero ricavati da più pannelli (praticità di trasporto, parziale recupero di avanzi di laboratorio), bisogna fare attenzione all’orientamento della listellatura, in modo che i pezzi possano essere assemblati con un andamento coerente.
- Misure per realizzare le guide
Oltre a tagliare i pezzi perfettamente squadrati, con la sega circolare si possono realizzare direttamente nel legno le guide in cui devono scorrere le ante; il disegno riporta le quote per una corretta esecuzione.
- Realizzare le guide con profondità 10 mm sui pezzi C…
Si fa affiorare la lama dal piano della circolare di 10 mm, misurati all’apice di un dente posto alla massima elevazione; quindi si regola la guida parallela in modo chetra questa e il filo interno della lama ci siano 6 mm. A questo punto è sempre bene avere a portata di mano un listello di scarto su cui fare una prova di taglio prima di procedere con il pezzo da lavorare. Se tutto va bene si mette in lavorazione la traversa facendo un primo passaggio; considerato lo spessore della lama (3 mm), ogni scanalatura va realizzata in due passaggi, allontanando di un paio di millimetri la guida parallela. Fatta la prima scanalatura, si allontana ancora la guida parallela, di quanto basta, e si ripetono i passaggi relativi alla seconda.
- … e 5 mm sui pezzi A
Si abbassa l’altezza della lama a 5 mm e si imposta la distanza dalla guida parallela identica alla prima passata effettuata sulla traversa. Con questo valore impostato si fa la prima passata sulla base e in seguito le altre, ripetendo esattamente gli stessi incrementi di distanza dalla guida parallela. La precisione, in queste fasi, è di fondamentale per ottenere il corretto allineamento delle antine.
- Controllare lo scorrimento
Con due pezzi di faesite si controlla che lo scorrimento avvenga liberamente: è nella base che potrebbero verificarsi lievi impuntamenti in quanto i pannelli appoggiano sul fondo delle gole, cosa che non accade con la traversa. Sui fianchi delle scanalature, rimanendo 1,5 mm di gioco, non può esserci nessun attrito.
- Segnare le sedi dei tasselli a biscotto
Si accosta di testa un fianco alla base, si bada che i due pezzi siano ben allineati, poi si applica sulla zona il nastro maschera e si segnano su di esso i centri per le sedi dei tasselli a biscotto.
- Far ricadere la fresatura esattamente al centro dello spessore della base
Sia che si disponga della speciale fresatrice, sia che si utilizzi l’aggiuntivo per smerigliatrice si fanno le regolazioni per far ricadere la fresatura esattamente al centro dello spessore della base, mentre il risalto centrale evidente sulla piastra d’appoggio deve ricadere esattamente sulla linea tracciata a matita. Si aziona la macchina e la si spinge fino a quando arriva a battuta, segno che la sede è stata aperta alla corretta profondità.
- Prolungare sullo spessore le linee tracciate in precedenza
Allo stesso modo, senza muovere la regolazione, si aprono le sedi sulla faccia interna del fianco. L’unica accortezza che bisogna avere consiste nel prolungare sullo spessore le linee precedentemente tracciate, utilizzando una squadra a cappello, per poi rimuovere il nastro.
- Levigare la superficie
Prima di procedere con l’incollaggio conviene effettuare una passata di levigatrice per eliminare eventuali asperità o untuosità superficiali che impedirebbero il perfetto accostamento dei pezzi o la piena tenuta della colla.
- Battere i tasselli
I tasselli vanno battuti nelle loro sedi dopo aver steso la colla all’interno di esse e sulla linea di giunzione.
- Unire i pezzi
Si stende la colla anche sul pezzo concorrente e sulla parte sporgente dei tasselli appena inseriti, quindi si uniscono i pezzi e si asporta l’eccesso di colla con una spugnetta inumidita.
- Mettere in pressione i pezzi dopo l’incollaggio
Se non si hanno i morsetti sufficientemente lunghi per mettere in pressione i pezzi dopo l’incollaggio, si può appoggiare il mobile su una tavola di legno più grande, in particolare più lunga, cui si avvitano due riscontri alle estremità; il mobile appena assemblato si posiziona con un fianco contro uno dei riscontri poi, sull’altro lato, si punta un listello sul riscontro presente e si batte per incastrarlo a saetta contro una tavola di scarto appoggiata al fianco del mobile per non rovinarlo.
- Procedere al montaggio delle gambe anteriori
A colla asciutta si levigano con cura tutte le superfici e le linee di giunzione, poi si procede al montaggio delle gambe anteriori con viti Ø 4×20 mm.