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In questa guida vedremo come costruire un comodino in MDF passo passo. Per realizzarlo possiamo ricavare tutte le parti di legno da un unico foglio di MDF. I lati diritti delle figure possono corrispondere a quelli del foglio, in modo da dover realizzare solo i tagli curvi. Non è facile ottenere un taglio perfetto, ma l’MDF è un legno artificiale compatto, le asperità sono facili da eliminare: con carta a grana fine i bordi diventano lisci come le superfici.
Le tre gambe possono essere sovrapposte e tenute ferme con morsetti, la simultanea levigatura ci farà ottenere sagome esattamente uguali. Le irregolarità del bordo curvo del piano, invece, si occultano con l’applicazione della striscia di faesite. Due gambe sono parallele al diametro del semicerchio, quella centrale è perpendicolare a esso. Rifiniamo a smalto ed effettuiamo i collegamenti elettrici delle lampade orientabili, nascondendoli sotto il piano.
Cosa serve per costruire un comodino a due luci
- Un foglio 100×60 cm di MDF da 19 mm da cui ricavare gambe e piano
- Striscia di faesite
- 6 spine di faggio Ø 8 mm
- 2 lampade a stelo con tige filettato, dado e rondella
- Cavo bipolare, scatola di derivazione, cappellotti, spina elettrica
- Colla vinilica, fondo, smalto
Tempo richiesto: 1 ora
- Disegno della sagoma
Riportiamo la sagoma per tre volte sul foglio di MDF insieme al disegno del piano, cercando di minimizzare lo scarto. Tagliamo le parti con il seghetto alternativo dotato di lama a denti fini.
- Foratura delle gambe e del piano
Rifiniamo i bordi con carta vetrata e pratichiamo i fori ciechi nella giusta posizione, sotto il piano. Riportiamo i fori sullo spessore delle gambe con i marcatori a cappellotto e completiamo la spinatura.
- Rifinitura del piano
Rifiniamo il bordo esterno del tavolino incollandovi una striscia di faesite che si flette facilmente per seguire il profilo curvo. Stabilizziamo l’unione con alcuni chiodini a testa persa.
- Colorazione
Il primer va steso in modo abbondante, in quanto l’MDF assorbe molto. Dopo l’asciugatura diamo una passata di carta vetrata fine su tutte le superfici e stendiamo due mani di smalto acrilico.
I collegamenti elettrici
Dopo il focus su come costruire un comodino a due luci parliamo dei collegamenti elettrici nello specifico. I cavi elettrici delle due lampade arrivano ad una scatoletta fissata sotto il piano, all’interno della quale vengono uniti tramite cappellotti o un mammut. Dalla scatoletta parte un solo cavo che prende l’alimentazione elettrica da una presa o, se disponibile, da una scatola di derivazione. La sagoma da seguire per realizzare le tre gambe.
Pratichiamo due fori vicino al centro del bordo posteriore e inseriamovi i supporti flessibili delle lampade, che blocchiamo da sotto con dadi avvitati sulla parte sporgente del tige.
Nella parte sottostante, tra i fissaggi dei supporti, avvitiamo (o incolliamo con colla a caldo) una piccola scatola di derivazione elettrica per nascondere i collegamenti.
Uniamo i conduttori provenienti dalle lampade a quelli del cavo con la spina elettrica, tenendo insieme i tre fili della fase in un cappellotto e quelli del neutro nell’altro.