Armadi per mansarde fai da te

Soluzioni particolari che consentono di utilizzare una scaffalatura modulare, adattandola alla pendenza del tetto: ecco come realizzare armadi per mansarde fai da te risparmiando

Armadi per mansarde fai da te a tutta parete completi di ante a battente, che segue la pendenza del tetto, sono opere complesse che nella loro realizzazione richiedono attrezzature non sempre disponibili ad un fai da te. Con questa soluzione, invece, riusciamo a costruire armadi per mansarde eliminando le lavorazioni più lunghe e complesse, acquistando elementi modulari (come gli scaffali a parete con montanti metallici a scaletta e reggimensola ad incastro) e parti prefinite, con il risultato di ottenere un livello di finitura professionale, un tempo di realizzazione ragionevole e l’uso di attrezzature semplici ed economiche, alla portata di tutti.

Si tratta dunque di una tecnica mista, che nulla toglie alla soddisfazione di avere costruito da soli la nostra opera, ma che ci assicura la bontà del risultato. Ognuno adatterà l’idea degli armadi per mansarde alla propria situazione e l’unico vincolo è rappresentato dalle misure dei pezzi in commercio, come le ante degli sportelli e i reggimensola metallici.

I pezzi da realizzare

Si riducono ai travetti dell’intelaiatura, alle mensole e ai pochi pannelli di chiusura, che occorre solo tagliare e forare L’armadio è formato da un telaio in travetti, avvitati tra loro: i montanti determinano gli spazi da chiudere con le ante acquistate prefinite; la traversa orizzontale di sommità si trova a circa 300 mm dal tetto e lo spazio sovrastante è chiuso da un cassonetto composto da due pannelli in MDF, uno orizzontale ed uno verticale, uniti a squadra; nel cassonetto trovano posto i faretti alogeni a bassa tensione e il trasformatore che li alimenta.

Spazio triangolare

Per utilizzare al meglio lo spazio, a sezione triangolare, all’interno degli armadi per mansarde, si adotta questo stratagemma: la scaffalatura modulare è montata alla rovescia, i montanti metallici a scaletta sono avvitati sul retro dei montanti di legno del telaio e i reggimensola metallici, agganciati ai montanti e ad altezza regolabile, sono rivolti verso l’interno dell’armadio; poiché in commercio esistono reggimensola di diverse lunghezze, riusciamo a seguire la pendenza del tetto. I travetti dell’intelaiatura si montano in posizione orizzontale, a pavimento: avvitiamo i montanti alle traverse orizzontali tenendo conto della larghezza delle ante; l’eventuale spazio tra montanti laterali e le pareti viene chiuso da una o più tavole disposte verticalmente. Il telaio ultimato viene alzato e posizionato verticalmente, controllando la perpendicolarità con una livella; fissiamo i montanti laterali alle pareti con squadrette metalliche. Ora è possibile tagliare a lunghezza le ante prefinite e incollare alla loro estremità la traversa terminale.

Cosa serve per realizzare armadi per mansarde:
Per il telaio di un armadio a 4 ante: 7 montanti sezione 40×60 mm; 1 traversa orizzontale di sommità stessa sezione; 1 traversa orizzontale di base sezione 40×100 mm.

Per il cassonetto superiore: 2 pannelli di MDF spesso 15 mm; 4 faretti alogeni ad incasso con trasformatore e interruttore di accensione.

Per la chiusura: 4 ante a persianetta prefinite; 8 cerniere a molla; 4 scrocchetti magnetici; 4 pomoli in legno tornito.

Per l’interno: 5 montanti metallici a scaletta; reggimensola metallici di varie lunghezze; ripiani in nobilitato spesso 20 mm; laminato in nastro termoadesivo per i bordi dei ripiani.

Armadi per mansarde con faretti alogeni

I faretti alogeni, incassati, orientabili o a bassa tensione, hanno notevoli vantaggi, si installano facilmente all’interno di un cassonetto e, proprio per la bassa tensione con cui sono alimentati, funzionano in tutta sicurezza producendo un calore limitato. Sul pannello orizzontale del cassonetto, con trapano munito di sega a tazza, pratichiamo tanti fori quanti sono i faretti da installare; in ogni foro, dalla parte superiore, inseriamo il portalampade che, a seconda dei modelli, si blocca con clips metalliche o con corte viti autofilettanti. Dalla parte esterna si applicano la parabola orientabile, la lampadina e il vetro di protezione. All’interno del cassonetto alloggiamo il trasformatore di alimentazione a cui colleghiamo in parallelo tutti i faretti, effettuando le connessioni con i moderni morsetti a cappuccio. L’interruttore di comando, posto all’esterno in posizione comoda, è installato a monte del trasformatore poiché, in caso contrario, consumerebbe energia elettrica anche a faretti spenti.

Montare il telaio

  1. il montaggio del telaio non richiede incastri: sono sufficienti due viti autofilettanti per ogni giunzione, che si serrano dopo aver forato solo il travetto che riceve la testa della vite.
  2. prima di rizzare e installare il telaio conviene fissare sul lato interno del montante le scalette metalliche che reggono le mensole ad altezza regolabile.
  3. il telaio, assemblato a pavimento, si alza in posizione e viene fissato alle pareti laterali per mezzo di squadrette metalliche.
  4. lo spazio laterale, tra l’anta e la parete, viene colmato con una tavola spessa 20 mm, disposta verticalmente e avvitata ai montanti.

Reggimensola con cerniere

  1. i bracci reggimensola, acquistati in diverse lunghezze, si adattano alla pendenza del tetto.
  2. sui montanti delle ante, con punta Forstner e trapano montato su colonna, pratichiamo i fori in cui inserire le cerniere a molla.
  3. allentando l’apposita vite regoliamo la sporgenza del braccio a molla, per ottenere la precisa battuta dell’anta sul telaio.

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