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Il recupero di una vecchia cantina, già un tempo utilizzata come laboratorio
Tutta l’attrezzatura e molti arredi fatti o modificati dal nonno (come il banco da lavoro, i pensili, i mobiletti e le salamandre), sono rientrati gelosamente nell’intervento di recupero di Marco Masetti, che ne ha così ricavato un laboratorio funzionale.
Risanare
Le pareti, quasi tutte in mattoni pieni, vanno spazzolate per rimuovere il materiale in distacco e le marcescenze accumulate negli anfratti.
Progressivamente si riprendono tutte le stuccature fra i mattoni con malta fresca.
Si applicano diverse mani di pittura a base calce che è estremamente traspirante e permette alle pareti di rimanere asciutte.
Il pavimento di cemento ha diversi buchi che si chiudono con cemento.
Sempre con cemento si fissano intorno alle piccole finestre al piano strada le grate leggere, antianimale.
Scaffali e pensili
Le scaffalature presenti, intaccate da svariati punti di ossidazione, si raschiano con una spatola per rimuovere le bolle di vernice e le parti in distacco, poi si passa su tutta la superficie la spazzola montata sulla smerigliatrice angolare.
Una mano di fondo antiruggine completa il trattamento preliminare che permette il migliore aggrappaggio dello smalto di finitura.
I pensili e gli altri mobili di legno, sani nella struttura, hanno bisogno solo di una leggera scartavetrata per togliere la sporcizia di superficie e permettere anche in questo caso il migliore aggrappaggio dello smalto.
La finitura scelta è uno smalto all’acqua steso con rullo adatto.
Le scaffalature, rimesse al loro posto, si riempiono immediatamente di oggetti.
I pensili riverniciati e rimontati, pronti all’uso.
Il banco da lavoro
Il basamento in metallo mostra evidenti segni di ossidazione; su un lato la lamiera è fortemente intaccata, tanto da essersi in parte polverizzata e deve essere ripristinata.
Un rinforzo nell’angolo è doveroso, come il ripristino del punto d’appoggio dei piedini di gomma. Segue la canonica mano di fondo antiruggine e la finitura a smalto all’acqua.
Il top di legno richiede soltanto una bella passata con levigatrice orbitale, per rimuovere un sottile strato di legno e uniformare la superficie.
Due o tre mani di impregnante all’acqua color noce completano il ripristino del top.
Al termine si rivestono i ripiani interni del mobile e poi si rimontano le morse nei loro alloggiamenti sul top, dove trovano posto anche l’aggiuntivo per trapano a colonna e la mola da banco.
Laboratorio: gli ultimi dettagli
La vecchia salamandra richiede soltanto una pulita a fondo per rimuovere la polvere che aderisce più accanitamente; poi si possono rimettere al loro posto i vari utensili manuali.
L’armadio a due ante segue il trattamento degli altri mobili di legno; le maniglie e la serratura si rimuovono per poter carteggiare meglio la superficie e per non correre il rischio di rovinarli durante la stesura del fondo e dello smalto.
Le grate leggere, di cui abbiamo parlato prima, sono collocate in posizione esterna alle finestrelle, ma internamente rispetto alle sbarre antieffrazione.