La base per la costruzione della conchiglia è un controsoffitto piano, al di sopra del quale vengono fatti correre gli impianti in fibre ottiche e collocato il necessario proiettore per ottenere una settantina di punti luce di dimensioni diverse.
Si è trattato poi di impostare la struttura semicircolare della conchiglia che si stacca dal soffitto piano, realizzando sagome in legno come supporto.
Per ottenere l’ovale, vengono tracciati due cerchi affiancati, la cui tangente fa da compasso per la tracciatura degli spicchi.
Gli spicchi hanno una struttura triangolare, a sezione crescente verso l’interno della stanza, rinforzata con l’adozione di guide.
Ottenuta la forma a conchiglia, il tutto viene smontato per praticare i fori di inserimento delle fibre ottiche, fatte uscire dalla struttura a fasci in corrispondenza dei triangoli.
Al termine del lungo lavoro, durante la finitura, sulle fibre ottiche si stende un sottilissimo velo di vernice bianca; in questo modo, a luci spente non è possibile individuare le fibre ottiche e la sagoma, pur nella sua complessità, sembra uniforme. All’accensione, dietro il sottile strato di copertura, la luce si diffonde in ogni direzione.