Letto con rotelle fai da te | Come costruirlo con solido legno

Di linea semplice e moderna, senza testiera, è un letto con rotelle matrimoniale solido ma facilmente smontabile

Costruire un letto con rotelle fai da te può rivelarsi sicuramente divertente: una notte ci piazziamo in mezzo alla stanza come i re, un’altra ci ritiriamo nell’angolo più scuro e protetto o, invece, direttamente sotto le casse dello stereo; un’altra ancora spostiamo il letto con rotelle davanti alla finestra per farci baciare dai raggi della luna piena.

Se il letto è montato su ruote piroettanti e offre una facile presa, meglio se lungo tutti i lati, spostarlo non richiede alcuna fatica. E se, in più, è una sorta di piattaforma priva di qualsiasi elemento sporgente in alto oltre il filo del materasso, farlo andare d’accordo con qualunque parete è facilissimo.

Come progettare un letto con rotelle

Il letto con rotelle fai da te qui proposto ha una sagoma molto semplice, piuttosto lineare e sobria in fatto di abbellimenti, come vuole il gusto moderno. La sua forma, tuttavia, non è né banale né meramente funzionale, anzi piuttosto calda e morbida.

Testata letto e fiancate arrivano tutte allo stesso livello, ma il profilo del letto con ruote autocostruito è movimentato dalla sponda stondata applicata sopra tutt’attorno, come una sorta di cornice sporgente, che, oltre a fini estetici, serve anche come praticissimo profilo d’impugnatura per gli spostamenti.

Spigoli vivi non ce ne sono, perché le linee di congiunzione tra le testate e le fiancate sono coperte da speciali piedi cilindrici, che ammorbidiscono nettamente l’aspetto generale del letto. Infine, una sagomatura nella parte bassa delle fiancate alleggerisce l’immagine d’insieme, eliminando il senso di squadratura che avrebbe potuto restare in sua mancanza.

Cosa serve per costruire un letto con ruote?

Per quanto riguarda il legname con cui costruire il letto con rotelle, tutta la costruzione richiede tavole di un unico spessore, salvo per i piedi, che comunque possono essere ottenuti giuntando di piatto più pezzi. Usare listellare anziché legno massello, anche per le sponde, che sono relativamente strette, ha il vantaggio di mettere più al sicuro rispetto a imbarcamenti e svergolamenti.

Chi volesse usare un’essenza diversa dal pino e trovasse listellare con spessori lievemente diversi non deve preoccuparsi: con questo tipo di progetto due, tre, cinque, otto millimetri in più o in meno non incidono sulle altre misure, quindi non è necessario ricalcolare nulla e nemmeno l’eventuale modifica delle dimensioni comporta grosse difficoltà di calcolo.

Materiali:

  • Listellare di pino spesso 30 mm: 2 sponde laterali 120×2000 mm, 2 sponde di testa 120×1655 mm, 2 fiancate 295×2000 mm, 2 testate 295×1475 mm, 4 piedi cilindrici Ø 100×295 mm ricavabili da 4 pezzi giuntati di piatto da 100×295 mm
  • Listelli di pino sezione 30×30 mm: 2+2 listelli reggirete da 1900 mm e 200 mm
  • 24 spine faggio Ø 10×40 mm
  • Colla vinilica
  • Ferramenta: 12 montaggi a eccentrico, 8+14+16 viti per truciolare 3×70, 3,5×50 e 3,5×35 mm, 4 ruote piroettanti munite di freno, alte in totale 100 mm e con fissaggio a piastra
  • Materiale di finitura.

Letto Singolo, una piazza e mezza o matrimoniale?

I valori qui indicati permettono la costruzione di un letto a ruote da una piazza e mezzo, con materasso da circa 1350×1900 o 1950 mm, ma per ottenere un matrimoniale basta aggiungere 350 o al massimo 400 mm in lunghezza ai quattro pezzi trasversali e per costruire un letto singolo toglierne tra 400 e 450.

Chi dovesse ritenere strane indicazioni così approssimative, non ha che da prendere il metro e misurare tutti i letti, le reti e i materassi che trova in giro, per rendersi conto che valori standard rigidamente fissi non esistono.

Quanto allo scarto che resta tra le dimensioni perimetrali del materasso e le misure interne del letto con rotelle, la spiegazione è presto data: se il materasso affonda almeno in parte nella struttura che lo sorregge (come avviene nel caso qui proposto), affinché non risulti tanto stretto da rendere pressoché impossibile rifare il letto e rimboccare coperte e lenzuola (che hanno un loro spessore), è necessario che su ogni lato resti uno spazio libero da due a cinque centimetri.

Si parte con la costruzione dei piedi

Quattro pezzi di listellare uniti di piatto diventano uno spezzone di travetto, adatto per ricavarne i piedi cilindrici.
L’incavo necessario per avvolgere con i piedi lo spigolo della giunzione tra testate e fiancate va tagliato prima di sagomare il pezzo: dopo sarebbe molto difficile, se non impossibile, segarlo con lati disposti in parallelo rispetto ai corrispondenti diametri e tra loro realmente in squadra.
La stondatura si ottiene lavorando di pialletto. L’incavo appena realizzato si presta bene per tenere lo spezzone bloccato in morsa.
Per ottenere una sagomatura cilindrica servono due tipi di dime: una di carta, da preparare doppia e applicare di testa, come riferimento per le estremità, una di compensato o masonite, da segare in negativo e aprire con due tagli tangenti, per il controllo delle diverse sezioni nel senso della lunghezza.

La struttura del letto

La struttura del letto con rotelle è concepita in maniera semplicissima e non richiede incastri di sorta. La giunzione tra testate e fiancate è prevista con le prime che chiudono tra loro le seconde.

In maniera analoga sono unite tra loro anche le sponde di cornice. Per permettere successivi smontaggi, le unioni non sono ottenute con spine incollate, ma con speciali elementi di ferramenta detti montaggi a eccentrico, e solo rafforzate con l’aggiunta di spine cieche inserite a secco.

La cornice di sponda appoggia libera sugli altri elementi ed è trattenuta in posizione solo da otto spine che sporgono dalla costa superiore della struttura.

Siccome, montando ruote alte circa 10 cm, a costruzione ultimata la sponda viene a trovarsi a un’altezza corrispondente al ginocchio o al sedile di una sedia, e tenendo conto del fatto che qualunque trazione o spinta per spostare il letto viene applicata con direzione più o meno orizzontale, un distacco accidentale della cornice di sponda è assai improbabile.

Comunque, chi non dovesse fidarsi o chi constatasse che la sua irruenza tende a smontare il pezzo superiore del letto, non ha che da aggiungere un paio di montaggi a eccentrico su ogni lato, per risolvere definitivamente il problema.

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Montaggi a eccentrico

I montaggi a eccentrico servono per ottenere giunzioni solide e al tempo stesso smontabili; sono formati da due pezzi distinti, un tirante e una bussola eccentrica. Una parte del tirante è filettata per fare presa nel legno di un elemento del mobile (previa preforatura); il filetto ha passo ampio e con elicoide molto pronunciato.

L’altra metà del tirante ha una forma speciale, atta a trovare incastro nella spira eccentrica della bussola. Per entrare nel corpo della bussola, il tirante attraversa un foro aperto sul profilo di testa del pezzo da giuntare, esattamente all’altezza dell’apertura della bussola.

L’unione dei pezzi si ottiene facendo ruotare in senso orario la bussola nella sua sede con un cacciavite, una volta che il tirante è entrato nella bocca della bussola. La liberazione del tassello, e quindi la possibilità di sfilarlo e smontare i pezzi, si ha procedendo all’inverso, cioè girando la bussola in senso antiorario.

Una maschera di foratura facilita l’apertura delle sedi cieche per gli elementi di giunzione. Ciascun montaggio a eccentrico richiede tre fori: due per il tirante e uno, più ampio e meno profondo, per la bussola a eccentrico.
Per aumentare la tenuta in squadra, accanto a ogni montaggio viene inserita, a secco oppure incollata solo a uno dei due pezzi, anche una spina cieca. Una volta aperta la prima serie di fori, per marcare la posizione esatta dei corrispondenti sono di ottimo ausilio i cosiddetti marcatori.
Fiancate e testate sono unite con due montaggi e due spine per ogni giunzione, le sponde invece con un solo montaggio e due spine.
La bussola va inserita, rispettivamente, nella faccia interna e in quella inferiore, così poi resta nascosta.
I piedi cilindrici sono fissati con due viti ciascuno, inserite dall’interno a 45°, attraversando le estremità delle testate.
Per non interferire con gli altri elementi di giunzione, le viti sono inserite, a circa 30 mm di distanza, sotto il montaggio superiore e sopra l’inferiore.

Installare le ruote

Scegliendo un modello con attacco a piastra da avvitare e montandole con una vite che faccia presa, da sotto, nell’estremità delle testate, otteniamo automaticamente un’indiretta unione in più tra ogni piede e la struttura, cosa che verrebbe a mancare se optassimo per un modello con attacco a perno. Inoltre, per facilitare gli spostamenti e al tempo stesso assicurarci una stabilità impeccabile, conviene scegliere ruote
di tipo piroettante munite di freno.

Pochi attrezzi necessari

Questa realizzazione non richiede sofisticati utensili da taglio elettrici: una sega circolare portatile e un seghetto alternativo bastano e avanzano. La prima è necessaria per aprire nei piedi l’incavo che va a coprire gli spigoli della struttura, il secondo per arrotondare gli angoli della sponda e intagliare la modanatura delle fiancate.

Come altri attrezzi sono sufficienti un trapano ben equipaggiato di punte e guide, più un buon pialletto a mano. Quest’ultimo serve sia per “tornire” i piedi cilindrici, sia per stondare le coste della cornice di sponda e per arrotondarne i quattro angoli.

Naturalmente chi dispone di una fresatrice può adoperare quella per ingentilire il profilo della sponda e chi dispone del tornio può lavorare i piedi con l’attrezzo “giusto”.

Tuttavia, qualunque sistema si adotti, è opportuno tagliare prima via lo spicchio corrispondente allo spigolo della struttura, perché dopo la rotondità costringerebbe a escogitare sistemi astrusi per tenere fermo il pezzo, per giunta in una posizione che permetta di ottenere tagli tra loro in squadra.

A rigore, l’unico sistema sicuro sarebbe quello di lavorare l’incavo con molte passate di fresatrice da banco. E, a parte il fatto che non tutti l’hanno, in questo modo si produrrebbe un mucchio di segatura invece di due listelli di scarto, che possono venire bene per i reggirete minori.

La sponda a sbalzo

Fiancate e testate sono unite con due montaggi e due spine per ogni giunzione, le sponde invece con un solo montaggio e due spine. La bussola va inserita, rispettivamente, nella faccia interna e in quella inferiore, così poi resta nascosta.
La sponda è semplicemente appoggiata sulla struttura e bloccata in posizione con due spine cieche in prossimità di ogni angolo. Anche qui, ovviamente, per permettere lo smontaggio, le spine vanno messe a secco o incollate solo in uno dei pezzi interessati.

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