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Vetro di Murano, un sapiente lavoro di artigianato unito ad un creativo impiego del filo dorato
Dall’antichissima lavorazione del vetro, unita all’originale lavorazione del filo di metallo, nasce questo splendente grappolo d’uva. Le perle utilizzate come acini sono ottenute lavorando le canne di vetro di Murano alla fiamma e facendo colare il vetro fuso su un ago metallico ricoperto da uno speciale distaccante.
Il vetro di Murano viene quindi, nel suo punto di fusione, colato sulla punta dell’ago d’acciaio, strato su strato, fino ad ottenere la dimensione desiderata.
La perla diventa sferica con un lento e costante movimento rotatorio. L’acino ha solo un foro passante per poterlo infilare nel filo. Si fanno raffreddare le perle e nello stesso tempo si può iniziare a preparare il raspo.
Come si ottengono le perle dalle canne di vetro di Murano
Le perle sono ottenute lavorando alla fiamma le canne di vetro su aghi metallici, mediante i quali restano forate. Le si prepara lasciando solo un foro cieco.
Perle già pronte in vetro di Murano
Anche chi non ha familiarità con l’antica lavorazione del vetro, può pensare di riprodurre il grappolo d’uva utilizzando perle che si trovano già pronte in commercio.
In questo caso, se si acquistano perle con due fori, si può sigillarne uno con un goccio di colla.
- Con il filo dorato si forma il raspo; si inizia intrecciando due fili per ogni picciolo. Si ripete il lavoro per ogni acino d’uva
che si vorrà inserire.
- I piccioli così preparati vanno arricciati insieme formando così il raspo del grappolo.
- Si arriccia un po’ di filo dorato per simulare i viticci e lo si unisce al raspo. Con una pinza si sistemano i vari piccioli per poter così inserire le perle che danno vita al grappolo d’uva.
- Si infilano le perle sui viticci di filo dorato.
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