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Avere una cappa aspirante in piena efficienza migliora la vivibilità della nostra cucina e… dei nostri vicini
Sistemata sulla verticale del piano di cottura, la cappa aspirante ha il compito di evitare la diffusione di umidità e odori nell’ambiente, aspirando fumi e vapori di cottura.
La cappa aspirante ha una ventola di aspirazione collocata lungo la canna fumaria (se presente) o in posizione tangenziale, più protetta da fumo e grasso, se la cappa è del tipo a ricircolo interno. In entrambi i casi è presente un filtro il cui compito è particolarmente importante nelle cappe cucina a ricircolo interno perché trattiene la maggior parte dei fumi e degli odori e impedisce che questi ritornino nell’ambiente.
Tale filtro si “esaurisce” in breve tempo e dobbiamo provvedere alla sua sostituzione (almeno ogni tre-quattro mesi). Nell’occasione puliamo tutta la superficie interna della cappa aspirante con un prodotto sgrassante, facendo attenzione ai collegamenti elettrici.
Cappa aspirante – è utile sapere che…
La lampadina che illumina il piano di cottura e il relativo diffusore si ricoprono di un velo di deposito grasso. Periodicamente dobbiamo togliere il diffusore, asportare la lampadina e pulire tutto con un liquido sgrassante. Queste operazioni vanno effettuate a tensione scollegata.
Manutenzione della cappa aspirante
Espulsione e ricircolo
- la cappa a espulsione dei fumi è collegata a una canna fumaria che comunica con l’esterno e il tiraggio viene reso più energico da un aspiratore a più velocità.
- se la canna fumaria manca, si usa la cappa a circuito chiuso che filtra i vapori prima di reimmetterli nell’ambiente. Molte cappe di questo tipo presentano anche un filtro a carboni attivi che è in grado di assorbire notevolmente gli odori di cucina, ma dobbiamo sostituirlo con una certa frequenza.