Lavorare il policarbonato

Il policarbonato alveolare è un materiale resistentissimo, traslucido e variamente colorato, ben più leggero del vetro

 

pannelli

 

Lo troviamo in pannelli che presentano diverse lavorazioni superficiali, facili da lavorare per realizzare divisori ed oggetti inconsueti: la struttura interna di rinforzo, infatti, oltre a garantire la rigidità e la resistenza, forma cavità che si prestano anche per contenere oggetti sottili, oppure per essere riempite con perline, sabbie colorate o altri particolari minuti, a seconda dello spessore della lastra che varia da 4 a 32 mm.

Come lavorarlo

taglio-pannello

Il taglio del pannello di policarbonato si esegue con una sega a dorso rigido a dentatura fine, dopo aver eseguito una traccia con un oggetto appuntito. Il taglio può essere rifinito con una leggera carteggiatura.

 

collegamento

Il collegamento di parti diverse si effettua con adesivo a contatto che si applica su entrambe le parti da unire e si lascia asciugare per qualche minuto prima di portare i pezzi a contatto. Pulire subito eventuali colature di adesivo.

 

profili-metallici

Per occludere le aperture dei pannelli, rifinirne i bordi o collegarli uno all’altro senza alterare la rigidità e la stabilità dell’insieme, si può far ricorso a profili metallici o plastici dedicati allo scopo.

Realizzazioni in policarbonato

Nella prima foto della pagina vediamo una chiusura per vasca realizzata forzando negli alveoli biglie variamente colorate (spinte dentro con un listello) che sembrano sospese all’interno della struttura semitrasparente.

 

vassoio

Riempiendo gli alveoli del policarbonato con semi, chicchi di caffè, grano per formare fasce di aspetto diverso si può ottenere il piano per un vassoio. Il bordo e le due impugnature sono applicate forando il pannello e piazzando due coppie di bulloni con dadi di bloccaggio.

 

tavolo

Una spessa lastra riempita con fili e spaghi colorati, bordata con profili di alluminio, diventa il piano di un tavolo.

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Commenti

  1. Salve a tutti,
    sono un appassionato del bricolage, belle le realizzazioni con il policarbonato alveolare.
    Io Vi scrivo per sapere se esiste un metodo per poter asciugare l’interno degli alveoli del policarbonato.
    Purtroppo mi sono trovato l’interno delle lastre lunghe 5 mt di policarbonato alveolare completamente bagnate dall’umidità nonostante erano nastrate.
    Ho provato con l’aria compressa ma non riesce a smuovere completamente le goccioline d’acqua e temo che una volta rinastrate le testate mi diano dei problemi di muffa ed annerimeno.

    ringrazio chiunque mi possa dare un consiglio

    • Buongiorno Giovanni,

      Si tratta di un fenomeno tipico del policarbonato: in esterno difficile trovare una soluzione pratica in grado di asciugare gli alveoli lungo tutto lo sviluppo dei 5 metri. Non si dovrebbe comunque creare muffa se le testate sono ben nastrate.

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