Una sala da bagno nello stile della casa d’epoca

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.2 – Marzo/Aprile 2025″

Autore: Nicla de Carolis

Le prime sale da bagno, realizzate tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, erano considerate un lusso riservato alle abitazioni delle classi più abbienti. In quel periodo, l’igiene personale stava iniziando a essere vista come una necessità, tuttavia, la presenza di un bagno interno alla casa non era affatto scontata; quindi, al di là dei gabinetti con WC, stanzini maleodoranti perché senza finestre e tantomeno sistemi di aspirazione, con scarichi improbabili, spesso esterni alla casa e condivisi, la gente si lavava, ogni tanto, nelle tinozze. Quelli che abitavano nelle città potevano andare negli alberghi diurni, strutture sotterranee, note per le finiture di lusso, luoghi ammirabili ancora oggi perché sapientemente ristrutturati e adibiti a sedi di attività culturali. Qui si poteva fare un bagno, una doccia, la pedicure e la manicure, ma c’erano anche barbieri e parrucchieri, le terme, la lavanderia, i calzolai, i lustrascarpe e le cabine telefoniche, erano quindi anche punti d’incontro.

Tornando però alle sale da bagno delle case importanti, realizzate prima della seconda guerra mondiale, notiamo che erano arredate secondo gli stili vittoriano, liberty, art déco, in armonia con il resto dell’appartamento. I sanitari erano in ceramica, spesso squadrati con angoli arrotondati e la vasca da bagno, in ghisa smaltata e con piedi decorati, era il pezzo centrale della stanza. Accanto si trovava il lavabo, a colonna o retto da struttura in metallo, corredato da specchiere e porta-asciugamani in ferro battuto o ottone. Il water era di solito separato, solo in alcune case collocato nella stessa stanza ma delimitato da parete e porta. I rubinetti, capolavori di maestria artigianale delle storiche fonderie italiane, erano a doppia manopola.
A completare il tutto boiserie in legno o piastrelline colorate, posate a spina di pesce o bianche bisellate, divisori in vetro con profilati neri, vasi monoblocco o con cassetta di scarico alta e tante altre ricercatezze tipiche del periodo. Nella fortunata ipotesi di disporre di un appartamento d’epoca in cui fare un restauro conservativo, per la stanza da bagno bisognerebbe mantenerne lo spazio originale, un bagno d’epoca non può essere piccolo; rifatti gli impianti resta solo l’imbarazzo della scelta di pavimenti, rivestimenti, sanitari e rubinetti; da pagina 64 troverete un ampio dossier dedicato alle bellissime serie vintage in commercio.

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