Tratto da “Come ristrutturare la casa n.2 – Marzo/Aprile 2024″
Autore: Nicla de Carolis
Stare in una casa dove le pareti perimetrali, soffitti e pavimenti siano ben isolati, né caldi né freddi, a parità di temperatura dell’aria, fa percepire una sensazione di benessere, quella che si prova in un’ovattata abitazione in legno costruita a regola d’arte. Nulla possono un termosifone, una stufa, uno split in inverno, anche mandati a manetta, nell’obiettivo del benessere abitativo se l’involucro non è coibentato termicamente. Temperatura, rumore, umidità , ventilazione e luminosità sono gli aspetti che concorrono al comfort di un edificio nel suo insieme. Il dossier di questo numero riguarda l’involucro, primo passo necessario per arrivare a questa caratteristica composita così ignorata nella costruzione degli edifici del passato, parlo soprattutto di quelli realizzati dopo la seconda guerra mondiale.
L’85% degli edifici dell’UE è stato costruito prima del 2000 e tra questi il 75% ha una scarsa prestazione energetica responsabile del 42% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate all’energia. La necessità di un adeguamento energetico volto a ridurre le emissioni di CO2 sarà necessario anche alla luce della direttiva europea green che ha in programma di mettere dei paletti rendendo invendibili e non affittabili gli immobili nella classe energetica più bassa.
I sistemi per isolare un edificio si sono ampiamente evoluti in termini di materiali, per intenderci niente più pannelli tipo quelli utilizzati nel condomino a Valencia responsabili del disastroso incendio avvenuto lo scorso febbraio.La scelta è ampia e va dai cappotti dalle grandi prestazioni, con spessori da 4 a 24 cm formati da pannelli di natura sintetica e minerale, come lana di vetro e persino pannelli ottenuti assemblando lastre di EPS addizionato con grafite e listelli di terracotta; ma le soluzioni più innovative sono ancora tante e le troverete da pagina 48. Nei prossimi numeri tratteremo un approfondimento a parte sui serramenti, altro punto nodale dell’involucro.
Sempre rimanendo sul tema sostenibilità , riduzione delle emissioni di CO2, da pagina 92 uno speciale sugli impianti solari dove si fa chiarezza su pannelli solari e pannelli fotovoltaici. I primi che sfruttano i raggi solari per scaldare l’acqua destinata a uso sanitario, integrati da una caldaia a condensazione, una tecnologia ormai ben consolidata, semplice e poco costosa. I secondi, i fotovoltaici, che convertono le radiazioni solari in energia elettrica, con impianti decisamente più onerosi.
Questi i primi passi per migliorare in termini di comfort e sostenibilità le nostre case; interventi che non si possono ignorare anche se, in immediato, hanno meno appeal rispetto alle tante migliorie estetiche che una ristrutturazione consente.