Tratto da “Far da sé n.481– Marzo 2018″
Quei 418 messaggi che non ho letto. Sono arrivati in tre giorni sul mio telefono. Se rispondessi a tutti, mi resterebbe tempo? La tecnologia sottrae spazio per vivere, amare, leggere: siamo servi della gleba digitale”. Ci colpiscono queste parole e ci portano ancora una volta a riflettere sull’argomento: anche per molti di noi, che non hanno stuoli di seguaci, la situazione è analoga a quella descritta nelle righe precedenti dallo scrittore Claudio Magris e si pensa subito al tempo sprecato a cestinare email che nell’economia della giornata diventa veramente importante.
Ma non è solo questo: purtroppo la malattia dell’essere sempre connesso, guardando ossessivamente il cellulare per vedere se sono arrivate email o altri messaggi, ha contagiato tutti ed è la regola ormai vedere ai tavoli di ristoranti e caffè persone che non parlano fra loro, ma comunicano con invisibili interlocutori via smartphone quasi ininterrottamente, dall’antipasto al dessert. Tutto questo sottrae tempo a una vita reale fatta di contatti verbali diretti, contatti fisici, movimento, incontri, letture e aggiungerei concreto FARE.
Vedendo i contenuti di questo numero speciale di FAR DA SÈ, l’Almanacco 2018, dove tutto ciò di cui si parla sono utensili, macchine, materiali progettati per creare oggetti che usiamo quotidianamente, per riparare, per pulire, per migliorare tutto ciò che ci serve per soddisfare esigenze primarie nella vita reale, ci rendiamo conto che l’attività necessaria per utilizzare quanto sopra mal si concilia con una dipendenza o “schiavitù digitale”.
Per fare bricolage bisogna impiegare mente e mani contemporaneamente e non solo, la concentrazione e il pensiero sono tali che a nessuno verrebbe in mente di smanettare al cellulare mentre sta facendo una riparazione o realizzando una sedia.
Con ciò, ovviamente, non vogliamo sminuire l’importanza e l’utilità della tecnologia, saremmo dei pazzi; basti pensare quale meraviglia di utensili, precisi, con funzioni sbalorditive e prezzi abbordabili come i misuratori e le livelle laser, sono stati prodotti negli ultimi anni.
E le novità del nostro settore sono tante, quindi vi lascio al piacere di scoprirle, sfogliando questa rivista concretamente cartacea (ma su bricoportale.it troverete anche la versione digitale), consultabile tutto l’anno, da lasciare in laboratorio: alle sue pagine potete fare molto concretamente “le orecchie” per segnare ciò che è di maggior interesse e avere così un memo sempre a portata di mano per l’utensile da acquistare o la tecnologia da mettere in pratica.