Tratto da “Far da sé n.493 – Aprile 2019″
Autore: Nicla de Carolis
L’originalità e la fantasia dei progetti che riceviamo in redazione è senza dubbio stupefacente e ci arricchisce mese dopo mese di informazioni curiose. Su questo numero da pagina 34 troviamo un marchingegno per fare le “nevole” di Ortona, nessuno di noi sapeva cosa fossero: una specialità della città abruzzese, cialde fatte con mosto d’uva, farina, olio e aromi che hanno origine addirittura nel XIII secolo. L’infaticabile nostro lettore/redattore Sergio Mosca ha restaurato questi ferri che servono per pressare e far cuocere sulla fiamma la pasta imprimendole decori e simboli grafici con particolari significati. E poi ci torna in mente l’abilità di Giuseppe Trentin che ha costruito una zampogna, lo strumento musicale diffuso tra i pastori, partendo da una camera d’aria di un camion, anziché dalla pelle di pecora, più altri pezzi di recupero. E Hans Rademaker, che si è costruito una libreria a forma di cassa da morto, niente di triste, semmai qualcosa di scaramantico per sdrammatizzare “l’evento finale”. Sempre per rimanere su un argomento democratico e inevitabile come la morte, passerei a parlare della cacca per suggerirvi, io questa volta, la costruzione di un oggetto di sicura utilità e forse una novità per molti di voi. Gli Americani hanno scoperto che la miglior posizione per fare la cacca è con le ginocchia che salgono un pelo sopra l’altezza dei fianchi, nella posizione ginnica detta “squat”, il colon si distende perfettamente e le feci trovano un percorso senza ostacoli, dall’intestino al water. Avevo già letto questa informazione, basata su diversi studi medici, sul best seller (si vede che l’argomento è di interesse per molte persone) “L’intestino felice” di Giulia Enders: la provata teoria è che il modo migliore per espletare questa funzione tanto importante è copiare gli animali. Per soddisfare l’esigenza di assumere la posizione giusta da seduti, negli Stati Uniti si è molto diffuso lo Squatty Potty (traduzione letterale: vasino/posizione squat), un semplice sgabellino in plastica bianca, alto 18 centimetri che si può comprare on line, intorno ai 30 euro, su cui appoggiare i piedi mentre si è impegnati nell’atto dell’evacuazione e che ha una curvatura che permette di incastrarlo perfettamente alla base del water. Molto incisivo lo spot pubblicitario che ha spopolato in America per promuovere la vendita dell’oggetto, visibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=igoPME9Ik8M E qui arriviamo alla parte che riguarda la nostra materia: su internet oltre allo sgabellino in plastica ce n’è uno in legno, molto più bello, che costa ben 99 euro. Per un far da sé è una bazzeccola realizzarlo con qualche avanzo di lavorazione: apprezzato in famiglia, si distinguerà nel vostro bagno per originalità ed estetica.