Se proprio si deve, facciamola in legno!

Tratto da “Rifare Casa n.58 – Luglio/Agosto 2018″

Autore: Nicla de Carolis

«… Le innovazioni, la progettazione, i tempi e il metodo pulito di costruzione, il benessere dell’aria e della temperatura che, grazie all’isolamento, si godono nelle nuove case in legno, rendono queste costruzioni davvero desiderabili….»

I permessi per costruire e per ampliare case in Italia, dal 2005 al 2017, sono passati da 305 mila a 55 mila, con una flessione dell’85% circa; meno male, verrebbe da dire a coloro che, come noi, sono per lo “stop al consumo del territorio”, ovvero convinti che non siano necessarie altre case e sia sufficiente riqualificare quelle già esistenti. Questo dato così pesantemente negativo è sicuramente colpa/merito della crisi, ma è stato anche aiutato dalle scelte della politica che, una volta tanto meritoriamente, ha potenziato gli incentivi fiscali collegati al recupero edilizio facendo, di contro, crescere il fatturato relativo a questi interventi. Si parla da tanto anche della proposta di legge STOP AL CONSUMO DEL SUOLO PER SALVARE IL PAESAGGIO E L’ATTIVITà AGRICOLA, cosa che ci chiede anche l’Europa e che dovrà essere attuata entro il 2050, ma finora solo qualche sindaco si sta muovendo autonomamente, nell’ambito dei suoi poteri, in questa direzione.

Dopo questa nostra presa di posizione così netta, che ci fa sperare si recuperi ogni singola pietra o mattone di qualche pregio del nostro invidiabile patrimonio edilizio (escludo naturalmente le brutte case degli anni ‘60, energivore e senza grazia) e non si rubi più suolo al paesaggio, vi chiederete perché dedichiamo un ampio dossier alla costruzione di case nuove, sembrerebbe un controsenso; il mondo delle case in legno di oggi, che una volta, quasi con dispregio, venivano etichettate con il nome “prefabbricate”, si è evoluto in maniera così interessante da dover essere preso in considerazione seriamente e con ammirato stupore. Le innovazioni, la progettazione, i tempi e il metodo pulito di costruzione, il benessere dell’aria e della temperatura che, grazie all’isolamento, si godono nelle nuove case in legno, rendono queste costruzioni davvero desiderabili. L’evoluzione è andata avanti anche da un punto di vista estetico, creando strutture ben diverse dalle baite di montagna che le caratterizzavano in passato: sono ottime per le sopraelevazioni per la loro leggerezza, ma anche per gli ampliamenti che, come possiamo vedere nella foto di copertina, si armonizzano perfettamente con un vecchio rustico in pietra conferendo bellezza a tutto l’insieme. Inoltre, sembra ormai che la tendenza, anche per costruire i grattacieli, sia quella di utilizzare pannelli in X-LAM, da Parigi a Chicago a Tokyo, dove per il 2041 ne sarà pronto uno alto addirittura 350 metri.

Il legno, poi, è una materia prima rinnovabile, contribuisce alla produzione di ossigeno e alla riduzione di CO2 presente nell’atmosfera; al contrario delle strutture in muratura, il legno alla fine del suo ciclo di vita si trasforma in energia o viene semplicemente riciclato. Ma le virtù di questo materiale e dei suoi nuovi impieghi in edilizia non finiscono qui, nel dossier da pagina 14 troverete un’ampia panoramica di quanto offre il mercato, quindi, se proprio dobbiamo occupare suolo costruendo una casa, facciamola in legno.

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