L’uso della mani, vero toccasana per la psiche
Siamo tutti in cerca di qualcosa che allevi la pesantezza di questo momento, ricco di notizie deprimenti e povero di speranza, se si esclude lo stupore positivo, anche per i non credenti, dato dall’elezione di un Papa la cui “sobrietà” ripristina la coerenza e l’osservanza del messaggio originale di Gesù Cristo, nato in una stalla.
E così la crisi ci fa anche mettere in discussione tutto ciò che facciamo nel tentativo di ritrovare un equilibrio che ci dia benessere psicologico e materiale. Puntando i riflettori sulle valenze del fai da te sembra proprio che la bontà di questo “fare” vada ben oltre al semplice hobby. Addirittura in un sito di psicologia vediamo scritto:”… se la psicologia è la dottrina dell’anima che studia la morale e l’intelligenza umane, credo che poche cose si avvicinino alla psicologia come l’uso delle proprie mani per costruire utensili, strumenti, risorse e qualsiasi cosa possa essere utile per noi e per gli altri.”
Poi si argomenta dicendo che l’uso delle mani è di per sé un vero toccasana per la psiche: “… i due aggeggi che ci siamo ritrovati alla fine delle braccia, non li abbiamo ricevuti in dotazione per scrivere più velocemente i messaggi su twitter, ma, da quando abbiamo smesso di utilizzarli per aggrapparci di ramo in ramo, per costruire. Questo basta per rinvigorire lo spirito: costruire. Lo sanno bene gli inventori del LEGO e i maggiori guru delle culture occidentali e orientali (un certo Gesù, che per trent’anni della sua vita ha fatto il falegname, vi dice niente?).” Considerazioni forse mai messe a fuoco, ma che corrispondono alla realtà. Riuscire a costruire o montare un mobile, realizzare una decorazione, riparare qualcosa, ci rende sicuri e ci gratifica psicologicamente, ci spinge a migliorarci approfondendo le nostre conoscenze e le nostre capacità. Inoltre il tempo passato con mani e mente impegnate vola in maniera spensierata perché siamo concentrati solo sul raggiungimento dell’obiettivo.
Ma il fai da te è “balsamo” per la mente anche perché fa risparmiare: pensiamo a come “si gode” quando si possono risolvere da soli emergenze o migliorie domestiche, quando si riescono a creare oggetti esclusivi, fatti su misura, quando si fa e si mangia un pane con quegli ingredienti speciali e garantiti che preferiamo; la lista sarebbe davvero lunga. Dunque ci sembra che il fai da te esca da questo esame critico promosso a pieni voti!
E così la crisi ci fa anche mettere in discussione tutto ciò che facciamo nel tentativo di ritrovare un equilibrio che ci dia benessere psicologico e materiale. Puntando i riflettori sulle valenze del fai da te sembra proprio che la bontà di questo “fare” vada ben oltre al semplice hobby. Addirittura in un sito di psicologia vediamo scritto:”… se la psicologia è la dottrina dell’anima che studia la morale e l’intelligenza umane, credo che poche cose si avvicinino alla psicologia come l’uso delle proprie mani per costruire utensili, strumenti, risorse e qualsiasi cosa possa essere utile per noi e per gli altri.”
Poi si argomenta dicendo che l’uso delle mani è di per sé un vero toccasana per la psiche: “… i due aggeggi che ci siamo ritrovati alla fine delle braccia, non li abbiamo ricevuti in dotazione per scrivere più velocemente i messaggi su twitter, ma, da quando abbiamo smesso di utilizzarli per aggrapparci di ramo in ramo, per costruire. Questo basta per rinvigorire lo spirito: costruire. Lo sanno bene gli inventori del LEGO e i maggiori guru delle culture occidentali e orientali (un certo Gesù, che per trent’anni della sua vita ha fatto il falegname, vi dice niente?).” Considerazioni forse mai messe a fuoco, ma che corrispondono alla realtà. Riuscire a costruire o montare un mobile, realizzare una decorazione, riparare qualcosa, ci rende sicuri e ci gratifica psicologicamente, ci spinge a migliorarci approfondendo le nostre conoscenze e le nostre capacità. Inoltre il tempo passato con mani e mente impegnate vola in maniera spensierata perché siamo concentrati solo sul raggiungimento dell’obiettivo.
Ma il fai da te è “balsamo” per la mente anche perché fa risparmiare: pensiamo a come “si gode” quando si possono risolvere da soli emergenze o migliorie domestiche, quando si riescono a creare oggetti esclusivi, fatti su misura, quando si fa e si mangia un pane con quegli ingredienti speciali e garantiti che preferiamo; la lista sarebbe davvero lunga. Dunque ci sembra che il fai da te esca da questo esame critico promosso a pieni voti!