Un Paese dei balocchi che non trasforma in asini

Tratto da “Far da sé n.514 – Aprile 2021″

Autore: Nicla de Carolis

Forse ricorderete la favola di Pinocchio e l’episodio in cui il protagonista segue Lucignolo, suo compagno di scuola più svogliato e birichino, nonché suo amico del cuore, per andare con lui nel Paese dei balocchi, salendo con altri ragazzi su un carro tirato da dodici pariglie di asini e guidato dall’Omino di burro. 

Qui “…in mezzo ai continui spassi e agli svariati divertimenti, le ore, i giorni, le settimane passavano come tanti baleni…”, l’unico inconveniente è che, dopo cinque mesi, Pinocchio si sveglia una mattina con una brutta sorpresa: è diventato un asino. Il paese dove si è trovato Pinocchio si cita spesso, ma senza una connotazione negativa; lo si fa solo per descrivere un luogo dove ognuno di noi trova tutto ciò che può desiderare e lo scorso fine settimana, facendo un giro al Bricoman di Genova, per l’ennesima volta ho pensato “… ma questo è il Paese dei balocchi…”. 

Sono un’appassionata di fare, di sapere come si fa, di conoscere tutti i prodotti e i materiali per realizzare oggetti, migliorare la casa da un punto di vista strutturale/impiantistico, di comfort oltre che estetico. Oggi documentarsi su tutte le innovazioni in fatto di prodotti è semplice grazie a internet; tuttavia, quando si inizia a progettare qualcosa, le difficoltà arrivano dovendo reperire tutto quel che serve. Per esempio se si vuole rinnovare un bagno con l’imbiancatura, cambiando le placche o i frutti degli interruttori (oggi ci sono quelli smart che si possono comandare con il cellulare!), sostituendo la porta, il miscelatore, piastrellando o impermeabilizzando le pareti della doccia, sostituendo il box ecc, ci si deve rivolgere a più negozi, con il rischio che il materiale non sia disponibile e ci sia da aspettare per averlo. Da Bricoman c’è davvero l’inimmaginabile, con tanta scelta e prezzi per tutte le tasche, tutto è esposto e in pronta consegna. Un’infinità di semilavorati in ferro e cancelli già assemblati, antoni a specchio scorrevoli, completi di guide e ferramenta, solo da montare, sanitari di ogni tipo, rivestimenti dai mosaici alle grandi lastre con colle, stucchi e tutto quanto serve per la posa, ogni tipo di raccordo e tubazione per l’idraulica, tutto ciò che serve per fare un impianto elettrico, per non parlare delle attrezzature.

Sulle pagine di questa rivista non abbiamo mai sostenuto il consumismo, del resto non in linea con la mentalità e l’agire del far da sé, sempre orientato a riparare, riciclare, cose che può fare grazie alle sue competenze, ma in questo caso non possiamo rimanere indifferenti a una proposta così invitante e stimolante… siamo umani. E poi, comunque, girando in questo Paese dei balocchi per fardasé il rischio non è certo quello di diventare asini: al contrario, l’impegno e la necessità di documentarsi per utilizzare quanto acquistato costringe a leggere, imparare e cimentarsi facendo. Ma anche senza acquistare, il poter vedere esposto e toccare con mano tutto ciò che serve per costruire, ristrutturare e fare manutenzione è fondamentale per partire con il piede giusto in qualsiasi progetto, oltre a essere fonte di idee o semplicemente istruttivo.

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Commenti

  1. Quand’è che vi deciderete a rendere disponibile la rivista anche in formato elettronico in modo da potersi abbonare e riceverla via mail?

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