Tratto da “Far da sé n.542 – Aprile/Maggio 2025″
Autore: Nicla de Carolis
Partiamo dalle parole: tékne, l’arte del saper fare, dal greco antico Τέχνη, da cui a sua volta deriva la parola tecnico, “persona che detiene una particolare competenza in un’arte, o scienza, o disciplina, o attività, soprattutto nelle sue applicazioni pratiche…”. Ho rivolto a ChatGPT, il software di intelligenza artificiale che risponde alle domande degli utenti attingendo ai miliardi di informazioni che trova sul WEB, questa domanda che spesso mi sono fatta in presenza della complessità di certi lavori artigianali: “Come l’intelligenza artificiale si sostituirà completamente a un tecnico o a un artigiano, un elettricista, un idraulico, un falegname, ecc”.
Questa la parte saliente dell’argomentata risposta : “L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando molti settori, ma la sua capacità di sostituire completamente un tecnico o un artigiano, come un elettricista, un idraulico, un carpentiere, un muratore o un falegname, è ancora piuttosto limitata. Questi mestieri richiedono un mix di abilità manuali, esperienza pratica e capacità di adattamento che attualmente le macchine faticano a replicare”. Devo di dire che la risposta mi ha lasciato piuttosto stupita per oggettività e precisione dei termini. ChatGPT aggiunge, per avvalorare la risposta: “… ci sono robot che eseguono lavori ripetitivi come posare mattoni, tagliare pezzi di legno, ma non riescono ancora a svolgere attività che richedono una capacità di problem-solving e adattabilità…”.
Le competenze manuali e l’esperienza maturata sul campo restano quindi insostituibili in situazioni non standardizzate per raggiungere un obiettivo; il pacchetto di capacità necessario per essere un artigiano/un tecnico e aggiungo, senza timore di essere smentita, un fardasé, è comunque fuori dalla preparazione dei più, parlo anche di persone molto istruite. Riconciliarsi con la cassetta degli attrezzi non è qualcosa di sminuente e poco chic; ora, confortati anche da quanto dice ChatGPT, pare proprio che questo tipo di saper fare rimanga una prerogativa distintiva della nostra intelligenza dalle mille sfaccettature, difficilmente replicabile, almeno per il momento. I vostri progetti pubblicati in ogni numero di FAR DA SÉ sono un esempio inconfutabile di come la mente umana di persone con conoscenze, esperienze concrete, versatilità, curiosità, possa generare idee e realizzare progetti in autonomia.
Concludo dicendo che sarò molto lieta e curiosa di poter godere del servizio di un robot dotato di quel tanto di intelligenza artificiale sufficiente per svolgere i lavori domestici, attività che certo non si possono definire creative e divertenti.