Tratto da “Far da sé n.543 – Giugno/Luglio 2025″
Autore: Nicla de Carolis
Certo il termine giusto sarebbe rivestire, parlando di pareti, ma l’utilizzo di vestire suona come qualcosa di più intimo e familiare, rappresentativo dell’amore che ciascuno di noi ha per la propria casa e il desiderio di renderla sempre più bella, accogliente e confortevole.
Nel dossier di questo numero ci sono le indicazioni per scegliere i rivestimenti che fanno più al caso nostro, dall’efficace isolamento termico e acustico, con pannelli in gesso rivestito e accoppiato con polistirene espanso (in copertina), ai nuovi pannelli di boiserie, anch’essi isolanti, che con i loro listelli di legno sono una soluzione già finita, in grado di far cambiare faccia anche esteticamente a un ambiente.
Ma al di là dell’esigenza di avere un migliore benessere abitativo, nel dossier ci sono anche soluzioni solo estetiche; è finita la moda del minimalismo estremo che voleva solo grigio, nero e pareti bianche o giù di lì, finalmente i colori tornano a rallegrare le case, sia negli arredi sia nei tessuti e nei colori delle pareti. La carta da parati, in camera da letto, nella cameretta dei bimbi, in salotto e perfino in bagno, ma soltanto su una parete, come si usa oggi, ha un effetto decorativo senza diventare soffocante. Le stampe di ultima generazione permettono una scelta infinita di soggetti anche personalizzati come foto, magari fatte da noi, riproduzioni di quadri di nostro gusto, fantastici trompe l’oeil, dal francese “inganna l’occhio”, opere altamente realistiche che trasformano le superfici 2D in scene 3D che ci portano in spazi infiniti e da sogno. D’altra parte, guardando solo uno dei tanti progetti che voi lettori mandate in redazione, foto e descrizione, parlo di quello a pagina 76, dove Cosimo Errico ha ideato e realizzato un bel lettino prendisole con tavole di PVC recuperate, tagliando con la troncatrice e assemblando il tutto in maniera assai solida, penso che non vi manchi la competenza teorica e pratica per rivestire le pareti con le perline di legno.
Probabilmente tutte le soluzioni proposte nel dossier sono alla portata di voi lettori di FAR DA SE’, certo la posa di grandi lastre di grès porcellanato richiede un’attrezzatura particolare, l’aiuto di una persona e una certa esperienza, ma per tutto il resto, grazie anche alle dritte della redazione suggerite per i vari argomenti, non sarete costretti a limitarvi a progettare, scegliere il rivestimento preferito e dover poi chiamare un artigiano.
Come e quando fare il lavoro, in assoluta autonomia e, dettaglio non trascurabile, senza dover sborsare denaro, è una gran ricchezza: ancora una volta dunque, evviva il saper fare sinonimo di libertà e indipendenza