Tratto da “Rifare Casa n.101 – Settembre/Ottobre 2025″
Autore: Nicla de Carolis
All’inizio del 1900, in Italia, si cominciò a produrre un tipo di grès chiamato “grès rosso”, molti lo ricorderanno o lo avranno già visto nelle cantine o in esterni di case d’epoca, un prodotto basico e non smaltato, tecnico e resistente ma senza valore estetico. La vera nascita del grès porcellanato, come lo conosciamo oggi, avviene nel distretto di Sassuolo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. L’aggettivo “porcellanato” sta a indicare la raffinatezza della finitura data dal mix di argille più pure e da una cottura a temperatura più alta rispetto alla ceramica. Del resto, da sempre la porcellana, proprio per la sua composizione e per la vetrificazione ottenuta dalla temperatura più alta rispetto alla ceramica, è un materiale più prezioso con una superficie non porosa, liscia, brillante e durevole. L’introduzione della stampa digitale poi e di processi di decorazione più sofisticati ha trasformato il grès porcellanato in un prodotto versatile, capace di riprodurre fedelmente materiali naturali come marmo e legno, guadagnando posizioni in termini di bellezza e di eleganza da parte di designer e committenti.
Tra le novità proposte al CERSAIE di quest’anno, a Bologna dal 22 al 26 settembre, troviamo anche decori che traggono ispirazione dalla Milano rinascimentale come fregi, prospetti, geometrie austere e decorative della Ca’ Granda o di Santa Maria delle Grazie, superfici vellutate al tatto, matt e poco riflettenti, che si ispirano al cotto lombardo o addirittura una finitura craquelé ottenuta da smalto artigianale sottoposto a fratture e poi protetto con una fibra nanotech smalto applicata.
Come potrete vedere dallo speciale da pagina 38 dedicato alla rassegna internazionale più importante al mondo nel settore della ceramica e dell’arredo bagno, le aziende italiane non si risparmiano in ricerca tecnica ed estetica, producendo sanitari dalle forme sempre più ergonomiche e colorate e rubinetti ispirati a linee artistiche sottili e leggere che riescono a coniugare prestazioni idrauliche all’altezza.
Ancora una volta dobbiamo con orgoglio riconoscere che la produzione italiana di piastrelle/sanitari/rubinetteria, seppur recentemente superata per quantità da Paesi emergenti, rimane incontrastata leader mondiale per la sua qualità, bellezza e innovazione.