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La ventosa 300-76 di Montolit è lo strumento ideale per sollevare le piastrelle, ma con le grandi lastre che si usano oggi, caratterizzate spesso da superfici materiche, deve essere affidabile nella tenuta del vuoto per evitare l’improvvisa perdita di aderenza
Il sollevamento e anche il posizionamento di piastrelle di ampie dimensioni e di grandi lastre è una manovra sempre critica, perché questi pezzi sono molto costosi, anche unitariamente. Inoltre, le superfici materiche (non lucide e spesso nemmeno lisce) sono sempre più apprezzate per la resa estetica, ma questo non agevola certamente la perfetta adesione delle ventose di sollevamento. Questi strumenti funzionano creando il vuoto fra la base d’appoggio e la superficie della piastrella, cosa che accade se lungo il bordo esterno della ventosa si instaura una sufficiente tenuta all’aria. Per questo, più la superficie è rugosa e meno probabilità ci sono di potersi affidare alle comuni ventose. In questi casi è necessario utilizzare prodotti altamente performanti come la ventosa 300-76 di Montolit, che vanta un dato di sollevamento sino a 150 kg di peso, con tre caratteristiche determinanti per lavorare in totale sicurezza: le dimensioni della ventosa, che misura 200 mm di diametro; le proprietà della gomma di contatto, che ha particolari capacità di adattarsi alle minime creste e avvallamenti della superficie della piastrella; infine, l’indicazione della depressione attuata dalla ventosa mediante lo stantuffo. Indicando il valore di depressione, il vuotometro mostra in tempo reale se c’è tenuta costante e quindi permette di manovrare la piastrella o la lastra con tutta tranquillità, anche con le superfici “difficili”.
Col vuotometro si sta sereni
Lo speciale manometro presente sulla ventosa è collegato direttamente con l’ambiente che si crea sotto la superficie d’appoggio e lavora al contrario: invece di indicare una pressione, indica una depressione. I valori migliori sono quelli a sinistra; ovvero, in situazione di pressione ambiente, l’ago sta a fondo scala a destra. Man mano che si crea depressione, l’ago si sposta in senso antiorario e, per il sollevamento, va portato più a sinistra possibile. Inoltre, bisogna controllare che la lancetta sia stabile: sin che rimane nella zona bianca della scala, tutto ok.