Come fare un controsoffitto

Sono molte le situazioni in cui si rivela utile e vantaggioso ricorrere ad una controsoffittatura di cartongesso, specie nel caso di ristrutturazione di vecchie abitazioni, spesso caratterizzate da soffitti molto alti o intonacati su strutture in canniccio, incurvate o sbrecciate dal tempo.

Fare un controsoffitto è utile anche per casi in cui tra soffitto e controsoffitto possono correre tubazioni ed impianti elettrici altrimenti da incassare, oppure possono essere collocati pannelli per migliorare l’isolamento termico ed acustico. Ma l’aspetto pratico sfocia anche in molteplici soluzioni estetiche, quelle preferite dal fai da te, ottenute ad esempio realizzando controsoffitti su diversi livelli, con ribassamenti perimetrali e cornici per includere fonti luminose visibili o nascoste.
In questo caso, la zona centrale è più alta di circa 150 millimetri rispetto a quella perimetrale, diversamente tinteggiata e nella quale sono collocati i faretti incassati, soluzione volta a concentrare la luce sulle pareti per evidenziare quadri e mobili.
Il cartongesso si riveste come una qualsiasi parete: può essere tinteggiato o rivestito con carta da parati. La struttura portante in metallo è più leggera rispetto ad una analoga in legno, è più facile da montare anche se un po’ più onerosa; è costituita da tiranti metallici ad U provvisti di fori da appendere al soffitto, con tasselli se questi sono in laterizio o con tirafondi se si tratta di una travatura di legno.
Ai tiranti si appendono le travi portanti orizzontali, profilati leggeri; a queste si appendono le traverse per mezzo di piastre metalliche e quindi i pannelli di cartongesso, tramite viti autoperforanti. Tutti i materiali sono reperibili nei centri bricolage.
Scendendo nei particolari del montaggio, i tiranti verticali vanno bloccati sulle piastre a cursore con copiglie; successivamente si appendono in fila a circa 900 mm uno dall’altro, distanziando le file di 900-1000 mm se il soffitto è in laterizio. In presenza di travi in legno, la distanza è determinata dall’interasse delle travi stesse.
La distanza tra i profilati trasversali che supportano i pannelli è vincolata dalla larghezza di questi: la linea di giunzione deve correre lungo l’asse della trave, per non rischiare che le stuccature formino crepe. Per tutti questi motivi, prima di iniziare è necessario disegnare una pianta del soffitto e determinare distanze e posizioni in base alle dimensioni dei pannelli.
A lavoro ultimato, occorre rifinire le linee di giunzione applicando uno speciale nastro a rete che favorisce la tenuta e la regolarizzazione dello stucco.
La stuccatura fai da te riguarda anche le teste delle viti incassate, seguita da una leggera carteggiatura e dalla tinteggiatura finale.

APPROFITTIAMO PER METTERE LE LUCI A INCASSO

1. Il fai da te deve stabilire la posizione e la distanza tra i singoli faretti prima di iniziare a praticare i fori, controllando che la loro posizione non vada ad intercettare la struttura metallica che sostiene i pannelli.
2. I faretti alogeni vanno alimentati con corrente a 12 V e possono essere di tipo fisso oppure orientabile. Si inseriscono i portalampade nei fori, praticati preferibilmente con una sega a tazza di diametro appropriato, e si collega al trasformatore.
3. I morsetti a cappuccio rappresentano un collegamento elettrico sicuro e stabile. Dopo aver inserito il faretto basta allargare le alette metalliche che lo mantengono bloccato al pannello.

COME SI ATTACCA AL SOFFITTO

1. Pur nascondendo il vecchio soffitto, conviene eliminare tutte le parti di intonaco in fase di distacco. Si procede quindi alla tracciatura del livello del controsoffitto su tutto il perimetro; si regola quindi la lunghezza dei tiranti tenendo presente lo spessore dei pannelli e delle due travi metalliche.
2. La piastra che sostiene la trave si fissa al tirante con una copiglia; l’altezza si regola grazie ai fori sullo stelo.
3. Il collegamento tra la trave portante e quella trasversale avviene con una piastra incastrata nel profilo ad U della trave trasversale, munita di alette laterali.
4. Una piastra applicabile direttamente a soffitto con viti, senza bisogno di tiranti verticali, consente, qualora si voglia, di applicare il nuovo controsoffitto aderente a quello esistente.

RIVESTIMENTO FAI DA TE CON LASTRE DI CARTONGESSO

1. Le travi metalliche devono arrivare a contatto delle pareti opposte.
2. Prima di avvitare il cartongesso alla struttura portante si collocano sopra di essa i pannelli in lana di roccia per l’isolamento acustico.
3. Un supporto a T, regolabile in altezza, permette di sostenere il pannello mentre si avvita, senza alcun aiuto.

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