Lo scarico del lavello è esposto al rischio di intasamento da tutte le operazioni necessarie per la preparazione dei cibi: basti pensare al lavaggio delle verdure, alle incrostazioni interne ed esterne di pentole e padelle, ai residui di cibo al termine del pranzo che passano dalla piletta lavello.
Senza una protezione adeguata della piletta lavello, buona parte di queste sostanze riesce a passare attraverso il foro di scarico; d’altra parte una griglia troppo fitta limita il regolare deflusso dell’acqua, le impurità fluttuano nella vasca ed occorre ripescarle per far defluire l’acqua.
Per questo molti lavelli dispongono ormai di una sede che può ospitare una piletta maggiorata, corredata diuna griglia di protezione in grado di funzionare anche da tappo, concava quanto basta a trattenere i corpi estranei senza ostacolare il regolare passaggio dell’acqua.
Sul cono inferiore della piletta lavello è ricavata la sede per la guarnizione anulare, da inserire prima di collegare questo alla tubazione di scarico. Non serriamo a fondo, il cono va centrato montando la vaschetta.
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Anche la vaschetta è provvista di una guarnizione, più sottile, per la corretta tenuta della piletta lavello al piano del lavello.
La forma depressa lascia spazio al cestello ed ai rifiuti da trattenere.
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La boccola centrale della piletta lavello va inserita e serrata per unire stabilmente le due parti che compongono la piletta; l’operazione fai da te è facilitata da un incavo ricavato alla sommità .
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Il cestello è bloccato all’interno della boccola da una molletta che, sollevando il perno centrale, si ritrae per consentire di estrarlo e rimuovere lo sporco. Premendo il perno, funge da tappo.