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La stabilitura è lo strato finale di intonaco, applicato per rifinire lo strato grossolano che uniforma il muro e nasconde le tracce degli impianti
La stabilitura ad arenino, conosciuta anche come “stabilitura civile”, si esegue su due strati di intonaco, il massiccio “rinzaffo” di aderenza e il protettivo “arriccio”. Non è altro che un intonaco a grana fine, costituito da una miscela di calce e leganti idraulici (calce idraulica) che può avere rugosità più o meno evidente.
Per rasare muro con arenino il supporto deve presentarsi stabile e umido, quindi non troppo stagionato; è meglio stendere un primer prima di rasare il muro, per evitare la formazione di grosse zone soggette a distacco.
Se il sottofondo è irregolare e grezzo, la stabilitura da applicare deve avere una granulometria idonea a questa situazione; per contare su una durata maggiore è preferibile l’utilizzo di prodotti idrofugati.
Da sapere:
- L’aspetto rustico si ottiene applicando una finitura rustica fine sull’intonaco di sottofondo, da stendere in due passate con una spatola metallica. Lavorando poi la superficie con un frattazzo di spugna bagnato si “tira” lo strato applicato per far meglio risaltare l’effetto bucciato.
Cosa serve per applicare la stabilitura ad arenino
- Frattazzo di legno, di metallo e di spugna
- Secchio e miscelatore
- Spruzzino
Preparazione e applicazione della stabilitura ad arenino
- Per rasare una parete l’impasto deve avere una discreta consistenza e va preparato diluendo nella quantità indicata di acqua il prodotto in polvere, da amalgamare senza formare grumi con una frusta montata sul trapano.
- Preleviamo con la cazzuola una quantità opportuna di impasto e depositiamola sulla manara. Iniziamo applicando poco materiale e aumentiamo la quantità man mano che acquisiamo esperienza.
- Trasferiamo l’impasto sulla parete con passate successive della manara che lo regolarizzano e lo stendono in modo uniforme. Eseguiamo movimenti semicircolari dal basso verso l’alto.
- Prima della completa asciugatura passiamo il frattazzo di spugna per eliminare i risalti lasciati dalla manara. Le zone già troppo asciutte possono essere inumidite nebulizzando poca acqua.
Stabilitura su cartongesso
Terminato il montaggio delle lastre, stucchiamo i giunti e le teste delle viti. Specifici rasanti permettono di realizzare una finitura ad arenino anche sul cartongesso, previa applicazione di primer che limitano l’assorbenza.
Finitura a calce
Le finiture a base di grassello di calce assicurano la massima traspirabilità e la minor resistenza alla diffusione del vapore, quindi assecondano il passaggio dell’umidità dall’interno all’esterno, evitando formazioni di condensa.
Arenino colorato
La miscela di calce e leganti idraulici per la finitura ad arenino può essere scelta in un’ampia gamma di prodotti non solo di colore biancastro, ma anche colorati.
Il vantaggio è quello di ottenere una superficie finita in un’unica passata, che può costituire un’ottima base per la realizzazione di effetti nuvolati, spugnati, tamponati con tonalità diverse sovrapposte dopo l’asciugatura dell’intonaco.
La superficie va comunque trattata con un primer che favorisca l’adesione.
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