Consolle fai da te in legno per la cucina | Come si costruisce

Ecco una consolle fai da te con cassetti e ripiani a giorno costruita con particolare cura e precisione

Questa consolle fai da te nasce dalla necessità di rimpiazzare un modello simile di produzione industriale, i cui ripiani non erano abbastanza robusti per sopportare il peso di pentole e casseruole.

Pur avendo un aspetto analogo all’originale, questa consolle in legno per cucina è molto più stabile e robusta, sia perché adotta un sistema di incastri ben dimensionato anziché viti e spinature a secco, sia per i rinforzi nella parte centrale che migliorano la resistenza dei ripiani ai carichi; considerando che misurano circa 1600×320 mm, il peso che può gravare su di essi è importante, anche se per esigenze fotografiche il mobile è allestito con oggetti piuttosto leggeri.

La struttura della consolle fai da te e tutte le parti a vista sono in legno di frassino ben stagionato e lasciato acclimatare prima di sottoporlo alle lavorazioni necessarie a ricavare i pezzi; particolare cura è stata posta nel costruire il top, che risulta controbilanciato essendo realizzato a tre strati di multistrato di pioppo, listelli di abete e strisce di frassino racchiusi in una cornice.

Come progettare una consolle autocostruita

Consolle fai da te

Per l’assemblaggio delle parti strutturali viene utilizzato il sistema domino, che prevede l’inserimento di robusti tasselli in mortase ricavate sui pezzi da unire. Si tratta di un metodo d’unione molto tenace, ma che richiede grande precisione nell’esecuzione.
Montanti e traverse che compongono i fianchi si serrano tra strettoi dopo aver aperto le cave necessarie al bloccaggio dei ripiani da sotto e quelle per il collegamento degli altri pezzi.
Il piano è costituito da un’anima di multistrato di pioppo su cui si incollano listelli 5×80 mm di abete di prima scelta e, su questi, la parte a vista in frassino da 3 mm ottenuta con la calibratrice; questo sistema garantisce un’ottima stabilità.
Attorno al piano si realizza una cornice con listelli di frassino a 45°, uniti con il sistema a lamello; questo si presta meglio rispetto al domino quando gli spessori sono contenuti e ammette qualche spostamento correttivo in fase di assemblaggio.
Quando si effettua il montaggio definitivo del piano, le dimensioni del pezzo richiedono l’utilizzo di larghi strettoi e cinghie di tensionamento in modo da esercitare una pressione uniforme nelle varie direzioni; ci si avvale anche di spessori di legno per una ripartizione migliore della forza.
I ripiani a giorno sono in legno di abete di prima scelta: si ricavano da travetti 100×100 mm tagliati in modo da ottenere tavole 100×25 mm che si accostano con incastri a dente e canale. Oltre a fissarli agli appoggi laterali, dopo averne sagomato gli angoli per incastrarli tra i montanti, i ripiani beneficiano del rinforzo verticale centrale che ne impedisce la flessione anche quando si ripongono casseruole di terracotta o simili.

Come realizzare i cassettoni

La struttura dei 3 cassetti è in tavole di abete e il loro scorrimento avviene su guide laterali applicate nella parte bassa.
I frontalini sono in frassino e consistono in una specchiatura centrale racchiusa in una cornice; questa è costituita da 4 elementi bisellati a 45° e scanalati sul bordo interno affinché possano calzare sulla tavola centrale. Agli angoli le giunzioni sono affidate al sistema lamello (utile a tal scopo la fresatrice domino)
Ogni frontalino si fissa alla struttura del cassetto tramite due viti inserite dall’interno.
Le dimensioni sono studiate in modo che i frontalini, quando i cassetti sono in chiusura, vadano a ricoprire quasi interamente i rinforzi centrali che supportano le guide e che rimangano poco al di sotto del filo esterno dei montanti.
Il rinforzo posteriore centrale, oltre a fungere da “quinto montante”, è strutturato in modo da fornire un sostegno intermedio alle traverse posteriori. Il top beneficia dell’appoggio sul perimetro della struttura, sui divisori dei cassetti e su due elementi centrali a trapezio.
Il fissaggio del top e dei ripiani si effettua da sotto tramite boccole con filettatura esterna a legno e interna metrica, in modo che possano farvi presa le viti. In questo modo rimangono facilmente separabili dalla struttura qualora si dovesse spostare il tavolone in altro luogo.
Due cinghie molto lunghe e provviste di distanziatori angolari sono indispensabili per serrare l’intera struttura, sia al momento dell’assemblaggio definitivo, sia durante il montaggio in bianco per testare il buon funzionamento dei cassetti.

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