La manutenzione della caldaia dev’essere svolta da un tecnico specializzato e deve rispettare le normative in vigore. In proprio, però, è possibile eseguire una serie di interventi di pulizia mirati che manterranno la nostra caldaia efficiente a lungo.
Partendo dal presupposto fondamentale che quando si parla di manutenzione della caldaia occorre fare scrupoloso riferimento alla normative vigenti in materia di controlli sull’efficienza energetica (Decreto ministeriale 10 febbraio 2014) e che a partire dal 1° giugno 2014 gli impianti termici devono essere muniti del nuovo libretto e per i controlli di efficienza energetica devono essere utilizzati i nuovi modelli ci limitiamo, in questo articolo, a dare consigli pratici sulla manutenzione della caldaia da un punto di vista di pulizia periodica che è possibile svolgere in piena autonomia.
La pulizia preliminare
Una pulizia preliminare è sempre consigliabile dato che il passaggio dell’aria diretta al bruciatore fa depositare inevitabilmente su tutti i componenti interni un discreto quantitativo di polvere. Se possediamo una caldaia
a camera di combustione stagna, è opportuno dare un’occhiata anche alla griglia di ingresso dell’aria, all’esterno dell’edificio, che potrebbe essere ostruita da polvere o foglie e dare origine a fastidiosi blocchi al momento del riavviamento. Riserviamo particolare attenzione alla canna fumaria che deve essere pulita frequentemente soprattutto se la caldaia non è a gas, ma funziona con altro combustibile. Ribadiamo che, la manutenzione della caldaia fatta in proprio non può sostituirsi al periodico controllo obbligatorio dei fumi e del funzionamento generale, da parte di un tecnico abilitato.
Cosa è utile sapere prima di procedere alla manutenzione della caldaia:
- Le caldaie a gas per il riscaldamento domestico possono essere a pavimento o a muro e alimentate a gas metano fornito dalla rete o dal gasdi un bombolone autonomo.
- Esistono altri tipi di caldaie (a gasolio, a legna, a pellet, combinate, ecc.) in cui la parte relativa al bruciatore è molto diversa, ma è sostanzialmente simile quella relativa alla circolazione dell’acqua nell’impianto.
- Facciamo verificare da un tecnico, almeno ogni due anni, la pressione interna del polmone di compensazione.
Cosa serve per effettuare la manutenzione della caldaia:
- Aspirapolvere
- Spazzola
- Scovolino
- Cacciaviti
Manutenzione della caldaia – cosa troviamo al suo interno
Come effettuare la manutenzione della caldaia
- Nella zona di accensione del bruciatore si accumula un polverino che periodicamente dobbiamo rimuovere utilizzando una spazzola antistatica, da passare nelle fessure del bruciatore.
- Per accedere all’interno della caldaia dobbiamo asportarne il mantello esterno allentando viti o clip. In alcuni modelli il mantello è incastrato in appositi perni sagomati.
- Tolto il mantello si evidenziano tutti i meccanismi interni della caldaia. Prima di effettuare qualsiasi operazione accertiamoci di aver tolto tensione agendo sul quadro elettrico generale.
- Per eliminare la polvere utilizziamo un pennellino (che non rilasci setole) o, meglio ancora, un aspirapolvere con un beccuccio sottile in modo da poterlo infilare più facilmente negli spazi stretti
- L’erogazione del gas della fiamma pilota, dev’essere assicurata con una periodica pulizia previo spegnimento e relativo raffreddamento. Passiamo nei beccucci uno scovolino per pipe.
- Il cronotermostato che controlla e regola la caldaia va esaminato e testato almeno una volta l’anno per verificare, termometro e orologio alla mano, se aziona la caldaia e la spegne.
Acqua e aria nei tubi
Per verificare che non sia presente aria nei tubi bastano poche e semplici operazioni:
- scarichiamo eventuali sacche d’aria presenti in ogni radiatore aprendo la valvolina di deflusso. Teniamo sotto di essa un bicchiere e chiudiamola quando esce solo acqua.
- le valvole automatiche di spurgo dell’aria si inceppano facilmente. Sono presenti nelle parti più elevate delle tubazioni e possono essere azionate manualmente.
- se il manometro dell’acqua indica una pressione bassa si apre il rubinetto di alimentazione fin quando la pressione non ritorna sui valori normali.