costruzioni
arredi in stile
anni ‘60
COSA SERVE
✓ Vecchio tavolino di recupero
✓ Tubi d’alluminio Ø 16 mm
✓ Pannello di MDF da 15 mm
✓ Paralume
(nuovo o di recupero)
✓ Cavo elettrico, spina
✓ Interruttore a pavimento
✓ Dadi, bulloni, rondelle,
viti a grano
✓ Trapano, punta a mecchia
✓ Seghetto da ferro
✓ Fondo turapori, smalto
✓ Soda solvay, carta vetrata
✓ Stucco per legno
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TEMPO DIFFICOLTÀ COSTO SERVE AIUTO
Un tavolo da cucina di circa
cinquant’anni fa, accantonato
a suo tempo, ma ancora in ottime
condizioni, può ritornare a nuova
vita per arredare un angolo in stile.
Va lavato e rilavato con acqua
e soda, quindi si stuccano i fori
dei tarli e le eventuali imperfezioni.
Le parti metalliche (maniglia
del cassetto e gambe) vengono
smaltate color bianco latte, usato
anche per il bordo del piano.
A quest’ultimo si può cambiare
il rivestimento in laminato se quello
esistente è troppo danneggiato.
Il fascione e il cassetto ricevono
due ricche mani di rosso della
stessa tonalità di una lampada
realizzata a parte, con alcuni tubi
d’alluminio e un pannello di MDF
cui va aggiunto un paralume,
reperibile in svariati modelli
e dimensioni.
Altri particolari che richiamano
gli stessi colori aiutano a ricreare
un ambiente magari un po’
demodé, ma ancora ricco
del fascino dei favolosi anni ‘60.
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il tavolo
risanato
Il tavolo, rimasto a lungo in solaio,
richiede un accurato lavaggio, con
acqua e soda, nonché la stuccatura
di qualche forellino lasciato dai tarli
e di qualche segno più profondo,
con successiva carteggiatura (1).
Per le parti metalliche serve anche
una passata con la lana d’acciaio
che prepara la supercie a ricevere
meglio il primer e poi lo smalto (2).
2
Per bilanciare il peso della lam-
pada, lo stelo di questa è inserito
in un bullone ssato vicino al bordo
del pannello di MDF. La testa del
bullone si incassa nello spessore
del pannello (si utilizza la mecchia).
3
Sul bullone si calza il tratto corto
dello stelo bloccandolo con una
vite a grano che avvitiamo in modo
tale da fare pressione contro il bul-
lone. Poi ne asportiamo l’eccedenza
con un seghetto da ferro.
4
Trattiamo la base di MDF su
entrambe le facce con due mani
di fondo ben levigate. Montato lo
stelo (e prima di inserirvi il cavo
elettrico) completiamo il lavoro con
due mani di smalto rosso
5
Lo stelo della lampada è in due
pezzi, uno lungo e arcuato e
uno corto e diritto che si alza dalla
base. I due pezzi sono uniti da un
tubo interno, più stretto, tenuto in
posizione da viti a grano.
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La base della lampada è un
disco di MDF che si presta otti-
mamente come dima di curvatura
per la parte nale dello stelo. Il
tubo d’alluminio è abbastanza age-
vole da curvare a mano.
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Il cavo elettrico entra nello stelo
a 20 cm dalla base attraverso
un foro con passacavo isolante che
ne evita lo spellamento. L’accensione
è comandata da un interruttore a
pavimento o da un varialuce.
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