
riciclo
e recupero
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1
Su ogni ripiano tracciamo i fori
per i colli delle bottiglie, con lo
stesso rientro rispetto ai lati lunghi,
ma diverso rispetto a quelli corti
perché per realizzare lo scaffale
occorre sfalsare le bottiglie.
2
Utilizziamo il supporto a colonna
e montiamo sul mandrino del
trapano una sega a tazza di diametro
appropriato. L’asportazione del cilin-
dretto di legno lascia i bordi ben
delineati, senza dover carteggiare.
1
Per incidere con precisione la
bottiglia usiamo un listello al
quale appoggiare il fondo e una
tavoletta per l’appoggio laterale
della bottiglia. All’estremità ssiamo
la rotellina tagliavetro.
2
Dopo aver inciso la supercie
facciamo ruotare per alcuni
istanti la bottiglia sulla amma di
una candela, localizzata in corri-
spondenza della traccia realizzata
con la rotella tagliavetro.
3
La supercie dei ripiani può,
essere lasciata piuttosto grezza,
ma gli spigoli dobbiamo smussarli.
Stendiamo sul legno due mani di
impregnante a effetto cera per pro-
teggerlo e facilitare la pulizia.
3
Senza esitazioni, immergiamo
la bottiglia in acqua fredda: se
la bottiglia è stata riscaldata al punto
giusto, il brusco salto termico ne
provoca la rottura in modo netto e
preciso.
4
La parziale incisione e la suc-
cessiva spaccatura lasciano bor-
di aflati e irregolari, da eliminare
facendo ruotare le due porzioni di
bottiglia su un pezzo di carta vetrata
per smussare i bordi.
candele imbottigliate
bottiglie reggipiani
4
Se le bottiglie hanno il collo drit-
to, per non far scendere troppo
i ripiani usiamo collari distanziatori
trasparenti, tagliati bene in squadra
e di uguale lunghezza, altrimenti
l’appoggio risulta vacillante.
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