
costruzioni
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la finitura
Di per sé il multistrato mari-
no, utilizzato nella costru-
zione, è resistente all’umido
per cui lo potremmo lascia-
re anche così com’è dopo
un’attenta levigatura.
Il materiale, però, tende a
scheggiarsi sia sui bordi
sia sulle superci piane,
per cui conviene sempre
stendere, dopo un paio di
mani di turapori ben levi-
gate, una o due mani di
atting, lucido o satinato
secondo il gusto e l’arredo
circostante.
1
Bloccando e incurvando sul pan-
nello due sottili listelli paralleli
e distanti fra loro 60 mm otteniamo
la sagoma dei montanti. Occorre
prestare attenzione a non spostarli
seguendoli con la matita.
2
Seguiamo la traccia con l’alter-
nativo (o con la sega a nastro),
tenendoci un po’ larghi. Staccato il
primo montante, rettichiamone i
bordi no a raggiungere la traccia
e levighiamoli accuratamente.
3
Usiamo il montante appena fatto
come guida per tracciare la
sagoma del secondo montante che,
una volta tagliato via dal pannello,
riniamo per renderlo identico a
quello tagliato in precedenza.
5
Smussati tutti i bordi a vista dei
pezzi, cominciamo con l’unione
dei lati corti della base all’estremità
inferiore dei montanti e incolliamo
le spine nelle sedi del dorso della
base e in quelle delle traverse.
6
Tenendo un montante poggiato
sul banco di lavoro, inseriamo
e incolliamo il dorso della base e
le quattro traverse. Colla e strettoi
opportunamente piazzati comple-
tano il montaggio.
4
Sulla faccia interna dei montanti
apriamo le sedi per l’inserimento
dei marcatori a cappellotto (con il
limitatore di profondità), per effet-
tuare poi la spinatura di collega-
mento alle traverse.
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