
idraulica
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A gasolio: quelle moderne sono
ben isolate, hanno superci di scam-
bio di ghisa, ampie intercapedini
che impediscono la formazione di
depositi e la trasmissione dei rumori
di usso.
A pellet: bruciano cilindretti di ori-
gine vegetale e hanno un’elevata
resa termica. I modelli con evacua-
zione forzata dei fumi non necessi-
tano di canna fumaria e possono
essere posizionati con più libertà.
A legna: sfruttano la combustione
della legna in modo più complesso
e più efciente di una normale stufa.
La legna richiede spazio, sporca di
più, ma rimane il combustibile
migliore nelle zone molto fredde.
Policombustibile: queste caldaie
possono bruciare una gran varietà
di combustibili naturali come legna,
cereali, cippato, trucioli, pellet, noc-
ciole ecc. Alcune dispongono inoltre
di un bruciatore a gasolio.
CAldaia a gas a condensazione
Questo tipo di caldaia solitamente è
alimentata a metano, può funzionare
anche a GPL, ma è meno conveniente
perché fa più fatica a condensare. Il
vapore prodotto dalla combustione,
anziché venire espulso dalla canna
fumaria (a circa 110 °C) viene con-
densato e si recupera calore, mentre
in una normale caldaia questo non
avviene e si utilizza solo il potere ca-
lorico di combustione. Non si eva-
cuano più fumi, ma un liquido sotto
forma di condensa a una temperatura
di circa 50 °C che necessita di un
tubo per lo scarico. Costa più di una
normale caldaia, ma con gli incentivi
il costo diventa equivalente. Inoltre,
la caldaia può avere una potenza in
kW inferiore del 15% e il consumo
si riduce del 25-40%. Può essere af-
ancata a un impianto solare per ac-
qua calda sanitaria e comportare un
ulteriore risparmio del 25-30%. La
verica annuale è obbligatoria.
Caldaia
Radiatori
1: evaporazione
2: condensazione
Fuoriuscita dell’acqua
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