elettricità
le canaline
esterne
COSA SERVE
Canaline esterne
Giunti, curve,
supporti a parete
Trapano, tasselli
Scatole portafrutti
Cavi elettrici
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è utile sapere che
Prima di acquistare il materiale
dobbiamo progettare il percorso
dell’impianto e, in base a un disegno,
decidere quante curve ci servono,
quanti manicotti per unire i tubi,
quante scatole, fascette ecc.
(Per la realizzazione di un impianto con canaline
esterne vedi ELETTRICITÀ scheda n. 27)
Nei locali di servizio (cantina, box,
ripostigli), se dobbiamo rifare,
o anche parzialmente rinnovare,
l’impianto elettrico, possiamo
evitare di ricorrere a martello
e scalpello per canalizzare i cavi.
Impieghiamo le “canaline”
esterne, particolari prolati
da ssare a parete al cui interno
si stendono i cavi dell’impianto
elettrico. L’impianto realizzato
con questa tecnica riduce
moltissimo i tempi di posa
e offre soluzioni che in certi casi
superano quelle ottenibili
con un impianto incassato.
Le tipologie disponibili sono
svariate: si va dai classici tubi
(adatti per ambienti secondari)
a quelle con coperchio a incastro,
prodotte in varie dimensioni,
forme e colori, anche con funzione
di battiscopa. Le canaline sono
completate da curve e manicotti
di diversa foggia per diramazioni,
scatole di derivazione esterne,
prese ecc.
Giunto angolare a 90°
Canalina
Canalina
a battiscopa
Prese
e comandi luce
Giunti concavi
a 90°
Giunti convessi a 90°
Derivazioni
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elettricità
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tagli e unioni
Le canaline sono di materiale pla-
stico, per cui si tagliano facilmente
con una sega a dorso rigido aiu-
tandosi con la guida per cornici, in
modo da ottenere le angolazioni
adatte per spigoli, angoli ecc.
Portafrutti a parete: le scatole
portafrutti che si applicano lungo il
percorso delle canaline sporgono
dalla parete per cui bisogna tenere
presente questo ulteriore ingombro
stendendo il progetto.
Per esterno: alcuni tipi di canaline
a tubo rigido sono adatte anche
per impianti esterni, a condizione
che le giunzioni con le scatole por-
tafrutti siano effettuate con i passa-
cavo dotati di guarnizione isolante.
In tubi rigidi: in locali ove l’estetica
non ha particolare importanza sono
molto pratiche le canaline a tubo
rigido con Ø da 16 a 50 mm che si
stendono rapidamente e si colle-
gano con appositi giunti.
Canaline angolari: la loro forma
le rende particolarmente adatte a
seguire l’angolo tra pareti e softto.
Sono disponibili in varie sezioni e
le nervature interne servono per
separare le varie linee.
Canaline a battiscopa: sostitui-
scono il battiscopa risultando ancor
meno evidenti. Sono fornite di un’am-
pia serie di raccordi ad angolo inter-
no ed esterno, elementi di deriva-
zione e prese elettriche integrate.
Applicata la canalina a parete e inse-
riti i cavi al suo interno, si posiziona
il coperchio che, nella maggior parte
dei modelli, si blocca a scatto appog-
giandolo sul canale ssato a parete
e premendolo con le mani.
Sostegni diversi: gli ancoraggi a
parete per i tubi rigidi sono diversi.
Uno dei più robusti è costituito da
collari di plastica di diametro interno
pari a quello del tubo, che si ssano
al muro mediante tasselli.
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