
elettricità
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Illuminazione diretta: il fascio
(anche più d’uno) si concentra sugli
oggetti o sulle zone operative, senza
abbagliare, escludendo l’ambiente.
Ideale per scrivanie, zone di lettura,
piani cucina, quadri, tavoli.
Illuminazione indiretta: la fonte
di luce è puntata verso il softto o
verso le pareti e illumina l’ambiente
per luce riessa di intensità ridotta.
Si ottiene con piantane, faretti o con
i lampadari schermati.
Illuminazione soffusa: si utilizza
nelle zone di passaggio o come
fonte luminosa riposante e intima
che denisca appena gli spazi; la
luce è solitamente schermata da
superci opaline o tessuti.
Illuminazione fredda: bianca e
vicina alla luce naturale, è tipica delle
uorescenti compatte. Stanca meno
la vista ed è ideale per lampade da
scrivania. Sull’etichetta sono riportati
valori, superiori a 3.500 °K.
i collegamenti
In una piantana, il collegamento
della lampadina si effettua per avvi-
tamento al portalampada, che
dev’essere periodicamente con-
trollato e pulito dalla polvere.
Per collegare un punto luce a parete si
lascia fuoriuscire una guaina a circa
180 cm da terra. I cavi che contiene
vengono collegati ai morsetti dell’ap-
parecchio.
Un lampadario molto leggero può esse-
re sospeso, tramite un reggicavo a tre
fori, al suo stesso lo. È indispensabile
che lo sforzo di trazione non gravi mai
sui morsetti di collegamento.
Una lampada da tavolo o un abat-
jour vanno comandati da un interrut-
tore che può essere “passante”, inse-
rito lungo il cavo di alimentazione.
Esistono interruttori con variatore.
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